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NOTTE NAZIONALE DEI LICEI CLASSICI AL MAC DI VERCELLI - Il Liceo Lagrangia invita a partecipare all’evento    

Tema di quest’anno: Labyrinthos: dal buio alla luce

Vercelli Città

Nella splendida cornice del MAC di Vercelli, e precisamente nel cortile antistante i suoi locali, venerdì 6 maggio, dalle ore 18, il Liceo Classico “Lagrangia” torna – dopo l’interruzione imposta dalla pandemia – alla ormai consolidata tradizione della Notte nazionale dei licei classici, nata un’idea del Prof. Rocco Schembra docente di Latino e Greco presso il Liceo Classico “Gulli e Pennisi” di Acireale (CT) e sostenuta dal Ministero della Pubblica Istruzione. Giunto alla sua VIII edizione, l’evento – che vede nello stesso giorno e alla stessa ora le manifestazioni di tutti i licei classici italiani aderenti all’iniziativa – vuole da un lato dimostrare alla cittadinanza che il curricolo del classico è ancora vitale e costituito da studenti motivati e creativi, con abilità e competenze che oltrepassano di gran lunga quelle richieste a scuola, dall’altro consentire ai ragazzi di essere ancor più protagonisti del loro percorso formativo, e di comprendere come l’inevitabile fatica dello studio possa essere premiata, oltre che dalle quotidiane scoperte e gratificazioni che arrivano dal loro viaggio per così dire “curricolare” tra le varie discipline e nella classicità, da esperienze che consentono loro di progettare insieme, dando voce alla loro fantasia e al loro entusiasmo.

Quest’anno il filo conduttore dell’evento sarà il suggestivo tema del labirinto: Labyrinthos: dal buio alla luce, individuato da docenti e studenti per auspicare l’uscita dal lungo tunnel della pandemia, con un messaggio di ritrovata speranza e di libertà dopo le necessarie restrizioni che tutti abbiamo affrontato.

Così, con la guida dei loro insegnanti, gli studenti hanno attinto alle tante interpretazioni che nei secoli artisti, architetti, filosofi, poeti, musicisti hanno dato di questa immagine così evocativa, proponendone la drammatizzazione e declinando a modo loro – sempre con originalità – le impressioni tratte, talora fornendo una vera e propria riscrittura del mito. I vari quadri saranno accompagnati da brani musicali ed espressioni corporee, frutto dell’impegno del gruppo musicale e coreutico del Liceo Classico.

La serata si concluderà con un omaggio al MAC di Vercelli, che con grande sensibilità ha reso disponibili gli spazi per l’evento: al primo piano del museo alcuni gruppi di studenti illustreranno tre sale, di cui proporranno, anche con un simpatico confronto passato – presente, i contenuti.

Un sentito ringraziamento va anche al Comune di Vercelli, che ha fornito materiali e attrezzature per l’allestimento teatrale.

Incontriamo per i corridoi Cecilia e Sara, due giovanissime componenti (fanno solo IV ginnasio, nella sezione A) del gruppo coreutico e musicale, e chiediamo se hanno qualche timore per l’esibizione della serata, nella quale la prima canterà e la seconda danzerà.

Cecilia ci risponde così: “Con sette anni e mezzo di canto alle spalle, mi sento tranquilla. Temo semmai i problemi tecnici, spesso imprevedibili, come il microfono che fischia…”.

Le fa eco la compagna di classe: “Danzo da dieci anni: non ho timori. Sono molto contenta di partecipare a un progetto che giudico innovativo e mi aspetto di divertirmi.”

Maddalena, Giacomo e Pietro, tutti della terza liceo BC, sono ormai dei veterani di molti progetti, e ricordano con rammarico – ma anche fiduciosi nel futuro – che il loro primo “Open night”, nel 2020, fu seguito dallo scoppio della prima pandemia.

Dedicano poi una riflessione al nuovo tunnel in cui, con la guerra in Ucraina, il mondo sembra essere piombato e, come tutti noi, sperano nella pace.

Pietro sottolinea le novità tecniche di questa edizione: “Abbiamo dovuto reinventarci: lo svolgimento all’aperto comporta, rispetto al passato, esigenze diverse connesse alla scenografia, agli sfondi”.

Giacomo esprime per tutti il significato particolare dello spettacolo di quest’anno, che per loro è anche l’ultimo, data la classe frequentata: “Avremo nostalgia di questi momenti: ci si avvicina alla serata con po’ di timore, ma poi ci si rende conto che è davvero un’esperienza gratificante…

Maddalena conferma: “…crea gruppo…” e così Pietro: “…senso di appartenenza alla scuola”.

Nelle loro parole ritroviamo tutto il senso dell’iniziativa. Ma suona la campanella di fine intervallo e le lezioni li reclamano.

Non sveliamo altri dettagli della nostra “Notte”: speriamo che possano offrire una piacevole sorpresa a quanti vorranno assistere allo spettacolo, magari – alcuni – ricordando i loro anni tra i banchi del “Lagrangia”.

 

Redazione di Vercelli

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