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NOTIZIE DALLA QUESTURA DI VERCELLI – Vercelli - Rapina impropria e frode al sistema antitaccheggio      

Individuata dalla Polizia di Stato la presunta autrice del reato

Vercelli Città

Nella mattina di domenica 9 luglio, gli operatori dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Vercelli, durante l’attività di controllo del territorio, sono stati inviati dalla locale C.O.T. presso l’esercizio commerciale “OVS” situato in Tangenziale Sud, per la segnalazione di un furto avvenuto pochi minuti prima.

Giunti sul posto, gli operatori hanno preso contatto con l’addetto alla vigilanza e un dipendente del punto vendita, i quali riferivano che, l’autore del fatto, una volta impossessatosi di alcuni beni presenti all’interno del medesimo negozio, aveva usato violenza nei confronti del preposto alla sicurezza per guadagnarsi la fuga.

A supporto di tali dichiarazioni, gli operatori hanno acquisito e visionato il video del sistema di videosorveglianza interna e della registrazione effettuata con il proprio telefono cellulare dall’addetto alla vigilanza, appurando che non si trattava di un furto, bensì di una rapina impropria.

Gli operatori intervenuti, con l’ausilio di altro equipaggio della Squadra Volanti della Questura, in costante contatto radio con la Sala Operativa e con il supporto del Gabinetto provinciale di Polizia Scientifica, hanno compiuto accertamenti che hanno consentito di identificare, anche attraverso l’impiego del sistema SARI, la presunta autrice del reato, una cittadina italiana di origine albanese, e la sua attuale residenza.

Con spirito d’iniziativa, si sono recati immediatamente presso l’abitazione di quest’ultima, gli operatori hanno rinvenuto, oltre alla merce illecitamente sottratta, per un valore complessivo di circa 200 euro, una borsa di fattura artigianale composta internamente da carta di alluminio ed esternamente da un involucro di plastica trasparente, avvolto da nastro adesivo, utilizzata dall’autrice del reato per eludere fraudolentemente il sistema anti-taccheggio dell’esercizio commerciale e allontanarsi indisturbata con il provento dell’attività delittuosa.

Il funzionamento e l’insidiosità di questo espediente criminoso sono stati accertati dagli operatori stessi presso il punto vendita, dove hanno constato che, dopo avervi inserito alcuni prodotti muniti di sistema antitaccheggio, quest’ultimo non produceva alcun avviso acustico una volta attraversati i sistemi antifurto presenti presso l’uscita, risultando pertanto idoneo a perseguire l’intento delittuoso dell’eventuale autore del fatto, come concretamente verificatosi.

L’intervento è terminato con l’accompagnamento della donna presso gli Uffici della Questura, dove si è proceduto alla sua denuncia all’Autorità Giudiziaria in stato di libertà per il delitto di rapina impropria, al sequestro delle cose pertinenti al reato e alla successiva restituzione della merce sottratta all’avente diritto.

 

Redazione di Vercelli

 

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