Leggendo il post di Facebook che parlava della donazione natalizia di Carlo Olmo al Micronido “Tata Mia” di Vercelli (l’istituzione benemerita, fondata nel nome del compianto Andrea Bodo, che accudisce gratuitamente i bambini di tante mamme sole), l’equivoco: le poche diottrie che resistono alla quotidiana esposizione allo schermo del pc avevano restituito il dato di “2 mila euro”.
Sempre una bella donazione, per carità, ma in qualche modo “ordinaria”.
Ma la realtà che abbiamo poi visto nel pomeriggio di ieri è tutta diversa.
L’assegno consegnato dal Lupo Bianco alla Direttrice del Nido, Signora Sonia, è di 20 mila, non di 2 mila euro.
E questo dato cambia un po’ le cose.
Perché bisogna sapere che – informa la stessa Sonia, nel nostro video – vi sono Istituzioni, come il Comune di Vercelli, che hanno quest’anno ridotto da 10 mila a 5 mila euro la propria partecipazione (inutili le discussioni, soprattutto a Natale, sull’opportunità di dirottare risorse a tanti zeri, ad esempio, per una mostra su Giacomo Manzù: tante teste, tante idee): sicchè quei 20 mila euro fanno comodo.
Il pomeriggio, cui hanno partecipato tanti bambini che hanno potuto ricevere un regalo da un Babbo Natale venuto personalmente a giocare con loro, alla sede dell’Accademia Shen Qi Kwoon Tai di Vercelli, è passato in allegria.
Anche i Sindaci di Stroppiana, Borgo Vercelli, Asigliano Vercellese hanno voluto essere presenti ed hanno portato doni e si sono con piacere visti vecchi amici come Don Gianfranco Brusa e Giulio Pretti.
Come i due liocorni della famosa canzoncina, non si sono, invece, visti i pure annunciati Bicciolano e Bèla Maijn.
Ma, nel clima di festa, i più piccoli, veri protagonisti della giornata, non se ne sono certo accorti.