Il Museo Leone di Vercelli, oltre a conservare le ricche collezioni del notaio Leone, custodisce anche le opere e le raccolte dell’Istituto di Belle Arti, tra le quali spicca per interesse un vasto archivio fotografico.
Ne fanno parte molte immagini, risalenti a un periodo che va dalla fine dell’Ottocento alla prima metà del Novecento, alcune delle quali ancora conservate sulle originarie lastre di vetro o sulle prime, antiche pellicole.
Negli ultimi anni, grazie anche alla perizia e alla disponibilità dello storico e compianto fotografo vercellese Pier Luigi Fiorini, si era provveduto alla loro digitalizzazione, che ha permesso di far riemergere volti, paesaggi, monumenti e città, molti dei quali difficili da riconoscere.
Per questo il Museo Leone nel 2019 aveva deciso di chiedere aiuto ai Vercellesi con una prima esposizione dal titolo “Ricordi senza nome: fotografie ritrovate dall’Archivio dell’Istituto di Belle Arti” e, in seguito, di riproporla con un’iniziativa inserita tra le proposte di Dedalo Vola sul filo del progetto Well Impact (Fondazione Compagnia di San Paolo), presso l’Ospedale Sant’Andrea di Vercelli, a tutti coloro che hanno sostato nella Sala d’attesa del Centro per i Disturbi Cognitivi e Demenze.
Visti i riscontri positivi il Museo Leone ha ora pensato di far “viaggiare” questa esposizione in alcune Case di Riposo del territorio, in modo che gli anziani ospiti, i visitatori e il personale sanitario possano fare un viaggio nella loro memoria e magari segnalare le loro impressioni sulle fotografie, annotando i nomi delle persone ritratte, i luoghi o gli eventi fissati nelle immagini, aiutando così il Museo storico di Vercelli a trovare informazioni su quelle antiche foto.
Le prime tappe di questa mostra fotografica saranno, grazie alla disponibilità della direttrice Giulia Rubinato, due Case di Riposo gestite da Sereni Orizzonti: si partirà con la RSA Don Dario Bognetti di Albano Vercellese, dove sarà allestita a partire da oggi, mercoledì 12 aprile 2023, rimanendo a disposizione degli ospiti per circa un mese, dopodiché verrà trasferita alla Casa Federico Albert di Viverone.
Redazione di Vercelli