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INCENERITORE DI CAVAGLIÀ - Il commento del Movimento Valledora a seguito della pubblicazione del documento della Provincia di Biella in cui si chiedono al Proponente chiarimenti e integrazioni

A2A e l'inceneritore di Cavaglià, pare un romanzo già scritto e già letto

Santhiatese e Cavaglià

Riceviamo e pubblichiamo

 

Siamo alle solite: A2A e l’inceneritore di Cavaglià, ci pare un romanzo già scritto e già letto.

Le puntate sono purtroppo, ad ora, le medesime.

Ricordiamo i titoli principali: Richiesta di autorizzazione, Analisi del progetto, Istituzione dell‘organismo pubblico collegiale inquirente dell’inchiesta pubblica, Consultazioni del pubblico per la valutazione d’Impatto Ambientale.

Ora siamo giunti, forse, alla penultima puntata:  Richiesta di chiarimenti/integrazioni della Provincia di Biella che ha fatto seguito a tutte le questioni esaminate, vagliate per argomento dalla Commissione istituita ad hoc dalla Provincia.

I cittadini e i comuni interessati che hanno analizzato i copiosi documenti allegati al progetto, che hanno finanziato consulenze legali, tecniche e sanitarie per poter evidenziare tutte le criticità presenti nel progetto del Proponente l‘inceneritore, stavano attendendo la prossima mossa della Provincia di Biella la quale  produce un documento di 56 pagine contenenti 66 Questioni da dirimere.

Cioè da spiegare punto per punto e da integrare da parte della ditta proponente.

Ciò rappresenta una ulteriore “chance” regalata ad A2A per colmare le numerose lacune e i vari errori di valutazione riscontrati negli elaborati progettuali, errori evidenziati da tecnici, associazioni, avvocati, consulenti, sindaci, cittadini.

Riconosciamo  la presa d’atto, da parte della provincia di Biella, di alcune ‘questioni’ suggerite da tanto lavoro prodotto a corredo delle Osservazioni inviate in 19 documenti, tra cui la mancata necessità dell’impianto di incenerimento per il territorio.

Su questo argomento è stata particolarmente oculata la ricostruzione fatta nella risposta della Provincia  dei quantitativi e della qualità dei rifiuti conferiti dall’ambito provinciale.

Quantitativi che non giustificano la costruzione di un inceneritore di cui non siamo certi della necessità.

Spaventa invece la considerazione relativa alle conseguenze dovute all’incremento degli inquinanti che verranno rilasciati nell’ambiente e i relativi risvolti sanitari (Questione 55), che deve indurre i sindaci, massime autorità sanitarie, a effettuare serie riflessioni in merito. Vista la gravità e l’importanza dell’argomento se ne riporta il testo: Inoltre il proponente deve contro dedurre in merito alle conclusioni dell’organismo pubblico collegiale inquirente dell’Inchiesta Pubblica che, a pagina 57 della Relazione, evidenzia come la popolazione che sarà esposta alle emissioni prodotte dall’impianto presenta un eccesso di patologie cardiache e respiratorie, rilevando che, in relazione all’esposizione alle ricadute dell’inceneritore, anche in caso di un impianto di ultima generazione, potrebbe configurarsi un aggravamento delle condizioni di salute della popolazione osservate.

Tali condizioni di salute interessano indistintamente tutti i comuni dell’area, la ciminiera in progetto, alta più di 90 metri, provvederà a emettere i fumi della combustione che il vento spargerà ovunque.

Pensiamo che il territorio si meritasse un diniego dinanzi a un progetto chiaramente inadeguato per la zona.

Peccato che l’approccio della Provincia di Biella sia stato ancora estremamente ‘costruttivo’.

Movimento Valledora

link del documento provinciale https://www.provincia.biella.it/aree-tematiche/ambiente/valutazione-di-impatto-ambientale

titolo del progetto

VERSIONE DICEMBRE 2022 del progetto di termovalorizzatore di rifiuti speciali non pericolosi in Comune di Cavaglià”, con opere nei comunali di…

 

 

Redazione di Vercelli

Posted in Cronaca