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MASSIMO PARACCHINI RICORDA GIANFRANCO ALESSIO – Un’amicizia fondata sulla comune passione per l’arte e la ricerca artistica        

In lui coesistevano due aspetti complementari, l’artista e l’uomo colto

Vercelli Città

Gianfranco Alessio è stato a Vercelli una vera rivelazione nella ritrattistica di personaggi famosi del grande schermo.

L’ho incontrato per la prima volta nella Galleria Nelson Cornici in via W. Manzone n.55, che lui frequentava già da tempo, a Vercelli   l’unica  vera  fucina  di grandi artisti, ma anche luogo d’incontro e di scambio di idee e di confronto, centro d’attrazione culturale non solo di artisti, ma anche d’intenditori o di semplici appassionati d’arte.

In questo luogo particolarmente stimolante nacque subito una bella amicizia, fondata sulla comune passione per l’arte e la ricerca artistica, promossa costantemente dal  grande gallerista Nelson Bozzini, vero mecenate dell’arte con una passione inesauribile per qualsiasi espressione artistica, sempre pronto a incoraggiare e a seguire ogni artista che avesse qualche nuova idea da proporre al pubblico vercellese.

Gianfranco Alessio cominciò così  ad esporre le sue pregevoli opere nella Galleria Nelson Cornici, sempre spronato dal gallerista a migliorarsi, a crescere nella difficile attività di ritrattista dei personaggi più famosi del passato e del presente cinematografico,  un amore nato anche qui dalla passione per il grande cinema americano, condivisa da entrambi.

In lui coesistevano due aspetti complementari, l’artista e l’uomo colto, il grande conoscitore del cinema internazionale  con una preferenza per quello americano dagli anni ’50 ad oggi e  dell’arte, da quella classica a quella contemporanea, sempre attento alle novità, agli artisti più recenti che sapeva analizzare  con spiccato spirito critico.

Era nato un vero sodalizio  in questa galleria – laboratorio, una vera bottega  come quelle di una volta dove si respira a pieni polmoni l’aria intensa e inebriante dell’ arte; si poteva discutere mattinate intere dei vari artisti, delle nostre ricerche, delle nostre aspirazioni, dei nostri progetti artistici, confrontandoci sullo stesso campo d’azione e alimentando sempre idee nuove.

Ho poi avuto la fortuna di seguire e di presentare anche un paio di sue mostre personali, sempre presso la Galleria Nelson Cornici, dove ha esposto tutte le sue pregevoli opere di ritrattistica in cui ha saputo fermare su ogni tela  l’attimo più intenso di un volto grazie alla sua ricerca inesauribile, con notevole perizia nel disegno, con osservazione sempre acuta e capacità espressiva non comuni nel panorama artistico attuale; ha saputo  far rivivere con maestria i miti del grande cinema con tratto sicuro e personale, trasfigurando  la semplice immagine fotografica per trasformarla in vera arte.

Grazie ad uno studio continuo e approfondito del disegno e ad un’acuta indagine psicologica del personaggio, ci ha presentato  i volti internazionali più celebri  del cinema e della musica,  cogliendoli nelle loro espressioni più significative e più caratterizzanti.

Gianfranco Alessio ci ha lasciato così una galleria di ritratti, tutti ben riusciti grazie ad una pennellata ben dosata e raffinata, ad un’ottima resa  cromatica e ad un’attenzione ai particolari espressivi di ogni volto, dimostrando sempre grande concentrazione  e   impegno in ogni sua nuova opera.

Ricordo il suo volto felice e sorridente, quando insieme partecipammo ad un concorso di pittura presso la casa di Cesare Pavese a Santo Stefano Belbo, in una giornata di sole di fine settembre di qualche anno fa.

 

Massimo Paracchini

 

Redazione di Vercelli

 

 

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