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MARIA SALUTE DEGLI INFERMI - Grande la tradizione ed anche l'attualità della affettuosa devozione del popolo di Dio per la Madonna, che si prende cura dei suoi figli - La Novena e la Celebrazione, quest'anno particolarmente partecipate

Le catechesi sono state affidate a Padre Giovanni Gallo

(elisa moro) – Un’ antica e affettuosa devozione quella che i vercellesi riservano alla Madonna degli Infermi, la cui festa ricorre il 21 novembre. Nella chiesa di San Bernardo – Santuario Madonna degli Infermi di Vercelli.

Tanta gente ha preso parte anche quest’anno alla Novena e poi alla Celebrazione, ascoltando con grande attenzione le catechesi offerte nel corso della settimana dal Predicatore dell’anno, Padre Giovanni Gallo, dell’Oratorio di San Filippo Neri di Biella.

Soffermandosi sulla storia e sull’origine di questa devozione, in particolare, si deve considerare la disastrosa epidemia del 1630, quella descritta dal Manzoni: “La peste che il tribunale della sanità aveva temuto che potesse entrar con le bande alemanne nel milanese, c’era entrata davvero, come è noto; ed è noto parimenti che non si fermò qui, ma invase e spopolò una buona parte d’Italia” (Promessi Sposi, XXXI). Anche Vercelli non fu risparmiata dall’epidemia e ancor prima, sempre in età moderna, dovette subirne un’altra nel 1576; tuttavia è proprio quella del 1630 che causò i danni maggiori: “Una tal pestilenza, che infestò gran parte dell’Italia, manifestossi in Vercelli sul principio del marzo del 1630, e durò sino al fin di giugno, togliendo la vita a milletrecento persone”, scrive nel suo Dizionario lo storico Goffredo Casalis.

In seguito a questo periodo mesto, la comunità vercellese fece voto alla Salus Infirmorum, salute degli infermi, ricorrendo al premuroso affetto della Madre e lasciandosi guarire, attraverso la sua intercessione, dalle tante sofferenze del corpo e dello spirito.

La devozione divenne quindi sempre più diffusa e, alla fine dell’Ottocento, l’architetto Giuseppe Locarni venne incaricato di realizzare, sopra all’effigie veneratissima della Vergine collocata in San Bernardo, il Santuario della Madonna degli Infermi in stile Neoromanico. Ecco dunque perché la chiesa ha due nomi: entrando dalla facciata rimane il nome antico della chiesa di San Bernardo; entrando invece dall’ingresso laterale, nella struttura neoromanica, il nome è Santuario della Madonna degli infermi.

Che significato ha, oggi, affidarsi a Maria, Salute degli Infermi?

Di fronte ad una società ancora provata dall’epidemia, ma ancor più afflitta da tante forme di sofferenza interiore e dello spirito, guardare a Maria significa orientare il cammino, riprendere coraggio e forza nella vita.

Con le parole che Papa Francesco ha rivolto alla Santa Vergine, in occasione della pandemia: “O Maria, tu risplendi sempre nel nostro cammino come segno di salvezza e di speranza. Noi ci affidiamo a te, Salute dei malati, che presso la croce sei stata associata al dolore di Gesù, mantenendo ferma la tua fede”.

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