Venerdì 25 febbraio si è tenuta al Lux di Borgosesia l’assemblea dell’istituto Gaudenzio Ferrari, incentrata sul tema dell’energia nucleare. Dopo un paio di brevi documentari sull’argomento, è intervenuto il Dottor Luca Romano, conosciuto anche come “l’avvocato dell’atomo”, laureato in Fisica Teorica a Torino e avente un master in Giornalismo Scientifico a Ferrara, che ha fornito alcuni interessanti dati per far riflettere su vantaggi e svantaggi del nucleare.
“Il riscaldamento globale è causato dalle emissioni climalteranti, il 77% dalla produzione di energia, in particolare combustibili fossili e gas – ha spiegato l’esperto -. Altre fonti che utilizziamo sono le biomasse, prodotti derivanti dell’energia solare, come la combustione delle piante. Il problema è che esse devono essere rinnovate per essere sostenibili, ad esempio ripiantando tanti alberi quanti sono stati quelli bruciati. L’idroelettrico e il geotermico sono disponibili sempre, ma ovviamente servono determinate condizioni territoriali, altimetriche, geofisiche. Quelle disponibili ovunque sono energia solare e vento. Il problema è che non riusciamo ancora a sfruttarle bene, sono troppo dipendenti da eventi atmosferici e stagionali e non riusciamo ad accumularle in maniera efficiente”.
Per questo, secondo Romano, è necessario affidarsi al nucleare per avere l’energia necessaria, andando anche a risolvere il problema del riscaldamento climatico e l’inquinamento.
“Il nucleare ha il vantaggio di avere un rapporto favorevolissimo: un grammo di uranio produce la stessa energia di 120 tonnellate di carbone, inoltre produce anche calore ed è presente un’enorme riserva in natura. Questo spiega perché le scorie siano così poche da non essere un problema – spiega -. Inoltre producono energia costantemente, non hanno il problema delle energie rinnovabili: non ci sono motivi per cui non si produce, se non la manutenzione. Se gli impianti nucleari costano molto, facendo lievitare i costi iniziali, sul lungo termine convengono”.
La spiegazione è poi proseguita affrontando i problemi che di solito si associano all’energia nucleare: “Non è pericolosa, anzi, guardando le statistiche attuali è la fonte di energia con meno morti causati, anche contando Chernobyl. A differenza di quanto si crede, poi, le scorie sono in realtà rinnovabili, se utilizzate come batterie tramite reattori appositamente pensati. Secondo alcuni studi – conclude l’esperto – se tutti usassimo solo energia nucleare per tutte le necessità della vita, come è potenzialmente possibile fare, produrremmo un livello di inquinamento pari ad una lattina a testa”.
Lorenzo Della Peruta, 5SA
Redazione di Vercelli