Il pregevole lavoro di ricerca svolto da Susanna Ardito, Eleonora Boroni, Francesca Paini e Giulia Sabatino, con il coordinamento della prof.ssa Grazia Brugnetta, che è risultato tra i vincitori al Concorso 2024 di Storia contemporanea indetto dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio Regionale del Piemonte, ha consentito alle quattro studentesse di vivere due momenti davvero intensi nella loro formazione culturale.
Il progetto
Le studentesse hanno raccontato la vicenda di Mary Ceria, un’operaia tessile del biellese che, nel 1963, intentò una causa contro la ditta presso la quale aveva lavorato contestando la disparità di retribuzione tra uomini e donne a parità di mansione. Mary Ceria vinse quella causa rappresentando così un precedente a cui si appellarono centinaia di altre operaie tessili che procedettero legalmente contro i loro datori di lavoro.
La raccolta di documentazione e di maeriali d’archivio dell’epoca ha portato alla realizzazione del podcast dal titolo “Uguale retribuzione per uguale lavoro!” che ha ottenuto l’onore della vittoria al concorso.
Il Viaggio studio a Trieste
Dal 15 al 18 marzo le quattro vincitrici hanno preso parte al viaggio di studio che ha permesso loro di vedere i luoghi ed approfondire le vicende legate al confine orientale italiano.
L’esperienza di viaggio è stata arricchita dalla guida preziosa della professoressa Enrica Bricchettodell’Istituto storico della Resistenza di Torino e dalla presenza di altri studenti di scuole piemontesi, con cui le quattro studentesse hanno condiviso non solo momenti di arricchimento culturale ma anche di svago e divertimento per le vie di Trieste.
Nella città di Bruno Vasari, Umberto Saba, Italo Svevo e Claudio Magris, agli studenti è stata offerta la possibilità di visitare il complesso “Kleine Berlin”, che si compone di una galleria antiaerea pubblica per la popolazione civile e di un ricovero antiaereo militare tedesco, la Risiera di San Sabba, stabilimento per la pilatura del riso utilizzato dai nazisti, dopo l’8 settembre 1943, come campo di prigionia e di smistamento dei deportati diretti in Germania e Polonia, oltre che unico campo di sterminio nazista in territorio italiano, la Foiba di Basovizza, sul confine tra l’Italia e la Slovenia, pozzo minerario usato, come altre fosse carsiche della zona, dalle truppe jugoslave nel 1943 e nel 1945 per l’uccisione di migliaia di italiani, il castello e la cattedrale di San Giusto, ricche di storia e di cultura, il castello di Duino, che dal 17 maggio 1945 fu sede del Comando alleato inglese, e al suo bunker sotterraneo, ed infine il Crp di Padriciano, unico Museo di carattere nazionale allestito all’interno di un Crp dismesso che conserva inalterata la struttura originaria e documenta le condizioni di vita in cui vennero accolti migliaia di esuli istriani, giuliani e dalmati e ne ricostruisce gli ambienti e la vita quotidiana.
Il viaggio è stato l’occasione per vivere l’atmosfera di una città crocevia di culture diverse e per questo dinamica e vivace culturalmente, ma anche per riflettere sulle difficoltà di convivenza tra culture e ideologie diverse.
La premiazione al Salone del Libro di Torino
Venerdì 10 maggio è stata una giornata di grandi emozioni per quattro studentesse del Lagrangia che sono state premiate in qualità di vincitrici del Progetto di Storia Contemporanea .
La cerimonia di premiazione è stata preceduta da un evento di particolare significato etico e storico organizzato all’interno del Salone in collaborazione con ANPI, Comunità ebraica, ISTORETO e AIACE: “La memoria che verrà”, una riflessione a più voci su come trasmettere la “memoria” e interessare alla “storia” le generazioni più giovani; i personaggi narranti sono state voci di grande spessore nel panorama culturale italiano, come quelle di Francesca Archibugi, Lia Levi e Agnese Pini.
Francesca Archibugi, sceneggiatrice e regista, vincitrice di cinque David di Donatello e tre Nastri d’argento , ha recentemente diretto “La storia” tratto dall’omonimo romanzo di Elsa Morante.
Lia Levi, scrittrice di origine ebraica, ha vissuto da bambina sulla sua pelle le persecuzioni razziali ed è proprio ai bambini che spesso si rivolge per diffondere il suo messaggio di tolleranza e di rispetto della memoria.
Agnese Pini, prima donna a dirigere il quotidiano “La Nazione” nei suoi 160 anni di storia. Il suo ultimo romanzo “Un autunno d’agosto” racconta una storia di famiglia, la sua, sullo sfondo di un eccidio nazifascista.
Il racconto al femminile è stato un momento culturale particolarmente significativo per le quattro studentesse del Lagrangia che, proprio grazie alle storia di una donna vittima di una discriminazione di genere nel mondo del lavoro, sono tra i vincitori del Progetto di Storia Contemporanea.
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Redazione di Vercelli