La Rete Si parte dal bosco biellese/canavese ha ricevuto la Bandiera Verde 2022 di Legambiente durante il summit della Carovana delle Alpi che si è svolto ieri, sabato 18 giugno, a Chiaverano, nei dintorni di Ivrea.
20esimo anno per la campagna ideata dall’associazione ambientalista per raccontare le Alpi, un ecosistema fondamentale per la conservazione della biodiversità in Europa, reso fragile dalla crisi climatica e da uno sfruttamento eccessivo delle risorse.
La motivazione del premio:
“Per la capacità di ricostruire una filiera del legno che sappia tenere insieme molte aziende con l’obiettivo di gestire in bosco in quanto bene comune”.
Le 19 bandiere verdi 2022
Quest’anno sono ben 19 le bandiere verdi che Legambiente ha assegnato all’arco alpino premiando realtà, comunità, imprese e start-up, amministrazioni locali, ma anche singoli cittadini che si danno fare per valorizzare il territorio montano rispettando l’ambiente. Sostenibilità ambientale, tutela e valorizzazione del paesaggio, agricoltura e filiera agroalimentare, innovazione e servizi smart, comunità locali che fanno rete, sono tra le parole chiave dei vessilli green 2022.
I protagonisti delle Bandiere Verdi stanno dimostrando giorno per giorno che un modo diverso di vivere e di costruire sviluppo locale è possibile. Nei progetti premiati c’è una certa idea di futuro che non dimentica le difficoltà del momento e al contempo è proiettata con coraggio su una dimensione prossima di mitigazione e adattamento agli incombenti cambiamenti climatici.
4 bandiere assegnate al Piemonte
Legambiente ha assegnato 19 bandiere verdi nell’arco alpino, come. Quattro bandiere se le è aggiudicate il Piemonte, riconoscendo le buone pratiche in tema di sostenibilità, tutela e valorizzazione del paesaggio: una all’Associazione NATworking, per aver creato la prima rete di spazi dedicati allo studio e al lavoro in ambienti naturali.
Due al biellese: all’ITIS Sella di Biella e al Gruppo Alpinistico Scolastico delle scuole di Valdilana, per il lavoro di manutenzione e segnalazione dei sentieri e alla rete “Si parte dal bosco” – progetto diffuso per la ricostruzione di una filiera del legno locale biellese/canavere – e la quarta alla memoria dei coniugi Schneider, pionieri del turismo soft in Val Maira.
La rete Si parte dal bosco
Sostenibilità, qualità, innovazione: sono i tre elementi sui quali si fonda Si parte del bosco, un progetto nato nel 2016 in territorio biellese e canavese su spinta di tre aziende operanti nel settore forestale ed edile, ma che oggi è cresciuto e si è ampliato fino ad abbracciare nuove realtà, nuovi talenti e nuovi scenari.
Accompagnati dagli esperti della Scuola di Economia Civile e da Assoreti PMI, forestali, accompagnatori naturalistici, agricoltori, allevatori, artigiani, architetti, educatori e molti altri professionisti, stanno lavorando con l’obiettivo di dare vita a una rete di imprese che metta al centro del proprio operato il bene comune bosco e che, attraverso le proprie azioni, possa contribuire alla lotta del cambiamento climatico.
Un gruppo di persone che ha a cuore il benessere e il futuro del patrimonio boschivo piemontese che ha deciso di unire le proprie conoscenze, competenze ed esperienze, per dare vita a una rete di imprese capace di offrire uno sguardo e un servizio completo che parta dalla gestione e abbattimento programmato e sostenibile delle piante, dalla progettazione, alla lavorazione della materia prima, fino alla messa in opera in cantiere.
Il bosco rappresenta un elemento innovatore, un maestro, nonché una risorsa preziosa per garantire un futuro al nostro pianeta e all’economia locale.
Redazione di Vercelli