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LA SCIALUPPA DI SALVATAGGIO BATTE “BANDIERA BIANCA” - “Pro Vercelli”... l'approdo è lontano, ma “non ancora impossibile” – Il commento di Stefano Di Tano      

Per evitare play-out e retrocessione servono coraggio e orgoglio

Vercelli Città

La squadra può ancora fermare la tragica discesa verso una rovinosa disfatta.

I nostri avversari in corsa per la salvezza sono nelle stesse gravi condizioni: noi dobbiamo stringere i denti e lottare per un solo unico obiettivo, la vittoria…

Per tutti i tifosi, un solo grande impegno: mettere da parte il malcontento, far esplodere la fede, e spingere con entusiasmo i ragazzi in campo per raccogliere il miglior risultato possibile nelle rimanenti quattro gare.

(Stefano Di Tano, per Vercelli Oggi, marzo 2023) –

Cercare rimedi normali in queste condizioni di classifica è una utopia buona solo per gli ottimisti ad oltranza e per chi ha una larga dose di fantasia.

La triste realtà non è quella di oggi, ma dei molti mesi che hanno preceduto questo momento “drammatico” se consideriamo i sogni e le speranze della scorsa estate quando le premesse erano di tutt’altro genere…

La Società di Via Massaua, che “ufficialmente” e stranamente ha mantenuto l’indirizzo della sede legale in Via Siracusa (in zona Belvedere) in questi anni, ha offerto agli appassionati sostenitori una concreta immagine di grandi prospettive che però in effetti col tempo si sono rivelate impossibili.

Prima fra tutte la amara scoperta di dubbie valutazioni degli elementi umani ed economici disponibili, cioè quegli elementi che molto spesso in tempi successivi si evidenziano e creano le incertezze più gravi.

Un buon inizio accettabile e concreto in molti suoi aspetti in autunno ci ha donato lievi speranze, ma la fragilità di alcuni punti essenziali, e non ultimi quelli legati soprattutto alla “difesa” davanti a Rizzo e Valentini ha fatto crollare le desiderate ambizioni.

Se mettiamo infine, certe sconsiderate applicazioni usate dall’allenatore nella scelta dei protagonisti di una decina di partite, appare chiaro il grigio scenario che si avvicina molto all’attualità di questo momento disperato.

Lasciamo stare le altre con-cause, come l’ammasso di errori avvenuto nell’ampliamento della “rosa” dei giocatori alla corte di Paci con molti giovani i cui nomi non sono apparsi neppure una volta nelle formazioni scese in campo, sono “inciampi” che rimangono come  scogli davanti alla prua della nave in avarìa.

Inconcepibile poi la demolizione sistematica dell’attacco con le note “cessioni” di uomini chiave della prima linea, operazione che è stata la chiave del crollo finale della squadra e dell’astenìa di punti e di goal documentata dai risultati negativi di tutto il girone di ritorno.

L’infortunio grave di Gianmario Comi (Numero 10), assente giustificato dal quadro sintetico di questo periodo, è stata la goccia in più che ha fatto affondare al 16° posto la sfortunata navicella vercellese.

Ora però non è più tempo delle parole ma è il momento – come vuole la tradizione bicciolana – di “tirarsi su le maniche”  (come diceva il grande Ardissone delle invincibili Bianche Casacche nel Novecento).

Per cui, invitiamo i nostri giocatori, il volenteroso e  sconsolato allenatore Sig. Massimo Gardano, i dirigenti e collaboratori tutti, a mettere la quinta marcia nel motore e dare il massimo, e anche di più, per il colore della storica Maglia e per  la gioia di tutta la Vercelli Sportiva che vede nella Pro la sua più alta bandiera.

 

Redazione di Vercelli

 

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