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ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE FACCIOIncontri formativi relativi al percorso “Prototipare sistemi interattivi con il block coding”        

Agli incontri hanno partecipato le classi terze e quarte

Vercelli Città

Febbraio è stato un mese costruttivo e divertente per le classi terze e quarta del Dipartimento di Informatica dell’ITI G.C. Faccio di Vercelli, grazie agli incontri formativi relativi al percorso “Prototipare sistemi interattivi con il block coding” progettato nell’ambito del PNRR. Gli studenti, sotto la guida  del prof. Davide Spallazzo e dei dottorandi Martina Sciannamè e Nicola Besana del Politecnico di Milano – Dipartimento di Design, dopo una fase di brainstorming iniziale, hanno lavorato suddivisi in gruppi su progetti orientati ad “hackerare” oggetti di uso comune con lo scopo di modificare le abitudini dell’utilizzare in un’ottica più sostenibile. Ecco che alcuni oggetti che utilizziamo quotidianamente, grazie ai kit di moduli elettronici LittleBits, prendono vita e interagiscono con noi diventando censori di certi comportamenti (eccessivo consumo di energia, di dati o di gas …) o promotori di azioni più sostenibili per il nostro pianeta.

L’ultimo dei tre incontri previsti si è svolto a Milano Bovisa presso la sede del Politecnico e prevedeva per ogni gruppo l’assemblaggio del prototipo e la presentazione del progetto realizzato, esperienza che ha messo in risalto le qualità oratorie e persuasive dei ragazzi coinvolti.

Alcuni esempi di progetti realizzati: The Sneaky Mouse (un carrellino temporizzato che “fa scappare” il mouse lontano dall’utente troppo sedentario), Cestino Automatizzato (cestino dei rifiuti mobile che conteggia gli oggetti introdotti e incentiva al riciclo), MemoryLamp (lampada che indica all’utente il livello di occupazione della memoria del proprio dispositivo tramite il colore della luce emessa).

Al termine delle attività, un interessante tour all’interno dei laboratori dell’ateneo ed una presentazione dell’offerta formativa.

Stefano De Santis, uno degli studenti di quarta, ci racconta: “… penso che queste attività siano state un ottimo modo per scoprire qualcosa di nuovo, attraverso compiti semplici. Durante gli incontri in classe, ad esempio, ho scoperto quali sono le fasi che portano alla creazione di un qualsivoglia oggetto di uso quotidiano  o meno. Con la visita ai laboratori ho allargato i miei orizzonti e ho conosciuto corsi di studi e ambienti nuovi, che sicuramente mi aiuteranno nella futura scelta di un corso di Laurea adatto alle mie inclinazioni”.

Redazione di Vercelli

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