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ISTITUTO LANINO – Educazione sentimentale con il progetto “Sesso, droga e rock ‘n’ roll”        

La complessità dell’argomento trattato ha imposto un approccio multidisciplinare

Vercelli Città

L’Istituto Lanino ha colto l’idea, ancora allo stato sperimentale, proposta dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e ha introdotto a scuola, già a inizio anno scolastico, l’educazione sentimentale con il progetto “Sesso, droga e rock ‘n’ roll”.

Prendendo spunto da questa canzone di Ian Dury, musicista punk britannico, che ripropone l’antico sentimento popolare del “wine, women and song” – il nostro “bacco tabacco e venere” – le classi seconde dell’Istituto Lanino hanno affrontato il tema delle relazioni intime.

La complessità dell’argomento trattato ha imposto un approccio multidisciplinare, il piacere nella sua centralità nella vita di ognuno di noi, ma anche l’ambiguo rapporto tra piacere e dipendenze.

Per questo motivo, negli incontri si è ricorso a linguaggi differenti, da quello proprio del mondo della psicologia a quello legale, musicale, teatrale e letterario.

Il progetto ha terminato la parte legata alla sessualità e alle dipendenze da un punto di vista psicologico, ed è in fase finale anche la sezione legata all’assunzione di droghe da una prospettiva legale. A seguire ci sarà un evento musicale conclusivo.

La Prof.ssa Maria Elena Michelone, docente Lanino, psicoterapeuta e sessuologa, ideatrice del progetto insieme alle colleghe Giulia De Santis ed Elena Ferraris, ha tenuto gli incontri con le tre classi seconde coinvolte (2^A SSAS, 2^B SSAS e 2^E SC).

Ecco alcune domande rivolte alla Prof.ssa Michelone.

Qual è l’importanza di approcciare a scuola la tematica sessuale e quella delle dipendenze?

È importante costruire un dialogo con i ragazzi, offrire loro la possibilità di potersi confrontare con un esperto in merito a tematiche cruciali in questa fase della crescita quali il corpo, le emozioni e la relazione di coppia, l’incontro con le sostanze, l’influenza del gruppo ed il senso del limite.

Quali sono le difficoltà nel parlare di emozioni, sentimenti e relazioni intime con gli adolescenti?

In realtà non è un’esperienza che prevede grandi difficoltà. C’è da dire che non sempre all’età anagrafica dei ragazzi corrisponde lo stesso livello di maturazione. Questo significa che la platea con la quale ci si confronta è diversificata nella partecipazione e nella curiosità mostrata. Bisogna cercare di offrire a ciascuno qualcosa che lo interessi. Forse la situazione più difficile è quando il ragazzo ha un atteggiamento di forte chiusura, proteggendosi dietro la frase “non sono interessato, non sono cose che mi riguardano”.

Ritiene che ci sia più imbarazzo o più curiosità ad aprirsi a certi argomenti?

Normalmente curiosità ed imbarazzo sono gli atteggiamenti più diffusi. Credo dipenda dall’età ed in parte anche da fattori culturali. La curiosità c’è sempre. Nelle classi prime e seconde superiori domina l’imbarazzo. Dalla terza in poi c’è di media un atteggiamento più aperto al dialogo.

Ci sono ancora dei falsi miti da sfatare in campo sessuale o riguardanti le dipendenze fra i più giovani?

Credo ci siano ancora molti miti e molta ignoranza, soprattutto perché a questa età è più facile confrontarsi con i coetanei o con quanto appare sui social, senza verificare che le fonti siano attendibili. Sono alla ricerca di informazioni, ma trascurano completamente la rielaborazione emotiva di quello che accade loro, quasi come se non si sentissero legittimati a star male per amore o a provare disagio nella relazione con se stessi e con gli altri. Nel campo delle sostanze c’è sempre poi qualcuno che ostenta cultura ed esperienza, nascondendo le proprie fragilità.

Come vivono la scoperta del sesso gli adolescenti di oggi?

In generale ho notato molta naturalezza nell’affrontare questo tipo di esperienza, in nome di valori e sentimenti autentici. Quello che però mi sento di rimarcare con loro è l’importanza dell’amore e del rispetto di se stessi, base imprescindibile per costruire un sano rapporto di coppia. Il sentimento comunque deve essere accompagnato da comportamenti consapevoli.

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Redazione di Vercelli

Posted in Scuola e Università