Mattinata molto avvincente e interessante nell’Aula Magna dell’Istituto Sacro Cuore di Corso Italia per gli allievi della 3°B A.F.M dell’ Istituto Tecnico “Cavour”, accompagnati dal Prof. Massimo Paracchini, che hanno partecipato venerdì 14 aprile, dalle ore 9.00 alle ore 12.00, al convegno intitolato “Acqua, giovani e crisi climatica”, ultimo appuntamento di una rassegna organizzata dal Meic di Vercelli intitolata “Testimoni di futuro, per nutrire la speranza”.
Dopo i ringraziamenti iniziali da parte del Presidente del Meic Tommaso di Lauro e i saluti dell’Arcivescovo Marco Arnolfo e dell’avvocato Aldo Casalini, Presidente della Fondazione della Cassa di Risparmio di Vercelli, ha introdotto la mattinata il moderatore Daniele Giacchetto del gruppo “Custodi del Creato” dell’Arcidiocesi di Vercelli che ha citato il Cantico delle Creature di S. Francesco, ricordando il passo sull’acqua.
Relatori della prima parte della mattinata sono stati Paolo Trivero docente di Fisica applicata, energia e ambiente all’Upo e autore dell’ audiolibro intitolato “Goccettina”, la storia di una molecola d’acqua che volle esplorare il mondo.
Il relatore ha sottolineato come l’acqua sia “Fons vitae” , rappresenti un bene essenziale per tutti gli esseri viventi, un bene a cui tutti hanno diritto; l’utilizzo dell’acqua non deve pregiudicare la sua disponibilità nel tempo e quindi non bisogna alterare gli equilibri ecologici e ambientali che ne garantiscono la disponibilità.
E’ un diritto sancito dalle Nazioni Unite, anche se oggi ancora in alcune parti del mondo questo diritto non è del tutto riconosciuto e circa 800 milioni di persone non hanno accesso all’acqua potabile.
Servirebbero 40 litri al giorno per persona che sono il limite minimo che è stato fissato come diritto dalle Nazioni Unite; nonostante l’acqua degli oceani ricopra il 71 % della superficie terrestre, solo lo 0,9% di acqua dolce è disponibile per il nostro uso.
C’è un riscaldamento globale del pianeta a causa dell’effetto serra, con inquinamento dell’acqua e dell’atmosfera e lo scioglimento dei ghiacciai, un aumento della popolazione mondiale e le energie fossili che si stanno esaurendo.
I giovani dovranno trovare delle soluzioni per migliorare la qualità della vita del pianeta.
L’acqua è un diritto di base per tutti gli esseri umani, senza acqua non ci sarà futuro.
E’ intervenuta poi Alice Cerruti, risicoltrice alla cascina Oschiena di Crova, con “Riso e biodiversità: naturale simbiosi?”.
Ha sottolineato come oggi sia necessario produrre in modo più sostenibile, rispettare l’ambiente, la sua storia e il paesaggio, migliorare la qualità del suolo, trasformare il territorio da coltivare in una vera oasi con la piantumazione e la semina di erbai che daranno da mangiare alle pecore che a loro volta concimeranno il territorio.
Alla cascina Oschiena si sta realizzando già da alcuni anni questo progetto con la conversione di 25 ettari a riso in zona umida permanente per biodiversità, con semina in acqua di varietà storiche, piantumazione di oltre 5000 piante, creazione di oltre 10 chilometri di fossi per la biodiversità, mantenimento naturale di argini di risaia, sovesci invernali e minima lavorazione per la creazione di una vera oasi naturale.
Dopo un intermezzo musicale curato dal Liceo musicale “Lagrangia” con coro e orchestra Green è intervenuto Franco Pistono, educatore ambientale di Arpa Piemonte che ha parlato di “Acqua fonte di vita”, sottolineando come se non può esistere un mondo senza musica , non è possibile neanche un mondo senz’acqua, anche se non è disponibile a tutte le latitudini; l’acqua e la musica sono unite, all’origine della vita tutti vedono un evento sonoro, Giovanni infatti, nel suo Vangelo dice che “In principio era il Verbo”: il Verbo è emissione di suono, alito creativo.
Ogni goccia conta e canta, la musica è di tutti come l’acqua, se non diventeremo sostenibili ci estingueremo.
Alla fine presenta il brano “Acqualunquecosto” incluso nel progetto di educazione alla sostenibilità “Musica d’Ambiente”, promosso da Arpa Piemonte; è questo un brano realizzato per celebrare l’evento della distribuzione di 2000 borracce ai bambini delle elementari; in questo progetto c’è un senso di collettività e di comunità, bisogna condividere obiettivi e ideali comuni.
L’arte e la musica guidano le grandi trasformazioni, è possibile generare il cambiamento sociale.
Per ultima è intervenuta in collegamento virtuale Mariasole Bianco, green influencer, scienziata esperta di conservazione dell’ambiente marino e divulgatrice naturalistica.
La suddetta relatrice ha detto che Il 71 % della terra è occupata dagli oceani che regolano il clima, la vita è nata dall’acqua, dalle sorgenti idrotermali; l’uomo nel tempo ha cambiato la composizione chimico-fisico del mare, che assorbe anche il calore, ora è più povero di ossigeno, il 95% delle plastiche affondano nel mare, il 50% di tutta la fauna selvatica è andata persa, c’è ancora un certo margine di tempo per intervenire perché la natura ha una grande capacità rigenerativa, ma bisogna cercare di lavorare al meglio, creando delle aree protette che sono un investimento per il futuro.
Dal mare dipenderà tutto il nostro futuro, bisogna coltivare la speranza, essa ci da la forza di cambiare, ma va sempre organizzata come aveva detto anche Don Tonino Bello.
Le relazioni presentate sono risultate particolarmente coinvolgenti e stimolanti per i nostri ragazzi che hanno potuto prendere piena coscienza dei problemi da affrontare per il loro futuro, l’importanza di acquisire maggiore consapevolezza dell’ambiente e delle problematiche ambientali, la necessità di modificare i loro comportamenti sbagliati, trovando soluzioni innovative per migliorare il mondo poiché proprio da loro potrà iniziare il cambiamento.
I.T.C. “Cavour” Classe 3 B A.F.M.
Redazione di Vercelli