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ISTITUTO CAVOUR – Gli allievi della 4°B A.F.M  al Convegno "Giovani, sostenibilità e tutela del creato"      

Il resoconto di una mattinata molto coinvolgente per gli studenti

Vercelli Città

Mattinata molto interessante e  coinvolgente presso l’Aula Magna  dell’Istituto Sacro Cuore di Corso Italia per gli allievi della 4°B A.F.M. dell’ Istituto Tecnico “Cavour”, accompagnati dal Prof. Massimo Paracchini, che hanno partecipato venerdì 5 aprile, dalle ore 9.00 alle ore 12.30, al convegno intitolato “Giovani, sostenibilità e tutela del creato”, quarto appuntamento di una rassegna nell’ambito del programma di Conferenze Meic – Upo 2024 intitolato “Con la Città e per la Pace, l’Università di Vercelli verso l’ottavo centenario”, con i dipartimenti di: Studi Umanistici, Giurisprudenza, Scienze politiche economiche, sociali e Sviluppo sostenibile e transizione ecologica.

Sono intervenuti: il sociologo Enrico Ercole DiGSPES UPO, l’Arcivescovo di Vercelli Marco Arnolfo, il professor Paolo Pileri docente di pianificazione e progettazione urbanistica del Politecnico di Milano, Claudia Galetto dell’Ires Piemonte. Presenti anche la dirigente della provincia di Vercelli Veronica Platinetti ed Eva Colombo, direttore generale dell’Asl Vercelli.

Ha moderato l’incontro il Vicepresidente del Meic Roberto Giuliano.

Dopo l’ introduzione del Vicepresidente del Meic Roberto Giuliano è intervenuta la dirigente della provincia di Vercelli Veronica Platinetti che ha sottolineato come sia importante il ruolo della tutela del territorio attraverso un’attività di pianificazione che rispetti il paesaggio, sempre con un’attenzione particolare al suolo e con la necessità di prevenire l’inquinamento.

Altro intervento quello di Eva Colombo, direttore generale dell’Asl di Vercelli, che ha sottolineato come sia importante salvaguardare la salute delle persone, fare prevenzione attraverso un approccio olistico completo in cui vi sia la cura  dell’ambiente e delle persone.

Vi è stata poi la lettura della  relazione della prof.ssa Silvia Fazzo del Dipartimento di studi umanistici da parte di un’allieva, nella quale si auspica  l’impegno per un mondo più giusto, per la salvaguardia della cultura della pace, della custodia del creato e l’importanza della tutela dell’acqua.

Enrico Ercole, sociologo DiGSPES UPO, ha parlato di sostenibilità sia ambientale, sia economica, che sociale proprio perché ambiente, economia e società sono strettamente collegati.

Ha proposto la restituzione dell’esito del questionario, consegnato lo scorso anno ai ragazzi durante l’iniziativa “Acqua, giovani e crisi climatica” con un’approfondita analisi qualitativa dei dati raccolti, di carattere sia sociologico che antropologico, fornendo interessanti spunti di riflessione e di approfondimento sullo stato di preoccupazione e consapevolezza delle nuove generazioni riguardo la questione del cambiamento climatico e della transizione sostenibile ed ecologica, per cercare di comprendere il loro grado di impegno e la loro motivazione per il futuro.

Anche quest’anno è stato distribuito ai ragazzi un questionario d’indagine per raccogliere alcune informazioni sul loro grado di conoscenza in merito alle problematiche ambientali e di sostenibilità affrontati durante la conferenza e attraverso quali canali sono stati acquisiti.

Molto interessante è stato anche l’intervento di Paolo Pileri del Politecnico di Milano, docente di pianificazione e progettazione urbanistica, che ha parlato dello studio del suolo, di quei pochi centimetri brulicanti di vita senza i quali non sarebbe possibile produrre il cibo necessario per l’uomo e per gli animali.

E’ un ecosistema straordinario, dove si trovano miliardi di esseri viventi; in quei pochi centimetri vi è l’humus che rende fertile la terra e che permette la nostra vita e quella degli animali; nei 30 centimetri di spessore ci sono i funghi micorrizici che permettono un miglior assorbimento dei nutrienti, soprattutto fosforo, azoto e calcio e permettono lo sviluppo del 80% delle piante, dei fiori e del grano; il suolo dunque è un vero laboratorio che trattiene e cede l’acqua e che spesso l’uomo distrugge per cementificare.

In un cucchiaino da caffè di suolo troviamo 9 miliardi di unità di vita, il suolo è spessore non superficie ed è fragile, ci vogliono infatti circa 2000 anni per creare 10 cm di suolo.

In Italia il suolo è in via di estinzione, bisogna depavimentare e fermare subito il consumo di esso.

Molti dei concetti espressi sono presenti nel suo libro intitolato “L’intelligenza del suolo. Piccolo atlante per salvare dal cemento l’ecosistema più fragile”.

E’ intervenuto poi l’Arcivescovo monsignor Marco Arnolfo, delegato Cep per i problemi sociali, il lavoro e la tutela del creato, che ha ricordato l’enciclica “Laudato si’ ” di Papa Francesco sulla cura della casa comune, in cui il Papa ha recuperato lo sguardo contemplativo di S. Francesco che ha saputo entrare in sintonia con il creato.

La biodiversità è a rischio, alla mercé di un “antropocentrismo dispotico” per cui innumerevoli specie si stanno estinguendo.

La varietà di specie animali e vegetali sta scomparendo ad un  ritmo allarmante a causa delle nostre attività.

Fra i poveri più abbandonati e maltrattati c’è la nostra oppressa e devastata terra; spesso dimentichiamo che noi stessi siamo terra.

Tutto è connesso in una comunione universale, uniti da legami invisibili  formiamo una sorta di famiglia universale, come viene indicato anche nella risposta del Capo Seattle nel 1854 al Presidente degli Stati Uniti Franklin Pierce “Grande Bianco” che gli aveva comunicato di voler acquistare i territori indiani, lasciando una “riserva” per il popolo indiano.

C’è la sfida urgente di unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale, ricercando il dialogo.

La “Laudato si’ ” è stata  voce profetica, capace di influenzare la Conferenza dell’Onu sui cambiamenti climatici.

Alla fine sono i più poveri tra noi a gridare, esposti alla crisi climatica.

Nell’ottobre 2023 viene pubblicata la “Laudate Deum” rivolta a tutte le persone di buona volontà sulla crisi climatica in cui il Santo Padre dice ancora che “con il passare del tempo, mi rendo conto che non reagiamo abbastanza, poiché il mondo che ci accoglie si sta sgretolando e forse si sta avvicinando ad un punto di rottura”.

Per ultima è intervenuta Claudia Galetto, ricercatrice di Ires Piemonte, con una relazione su “Sostenibilità, territori e apprendimenti a supporto degli enti pubblici nella costruzione di policy e delle strategie per lo sviluppo sostenibile”.

La ricercatrice ha detto che bisogna essere cittadini attivi e che bisogna formarsi per affrontare queste tematiche.

Vi è stato anche un omaggio musicale all’armonia del creato del gruppo strumentale del Liceo musicale “Lagrangia” di Vercelli.

Gli interventi sono risultati molto coinvolgenti e incisivi per i nostri allievi che hanno potuto rendersi conto dei tanti problemi da affrontare per il nostro futuro, dell’importanza di acquisire una maggiore coscienza  delle problematiche ambientali e di sostenibilità, della necessità di modificare i nostri comportamenti spesso sbagliati cercando di rispettare sempre l’ambiente in cui viviamo, trovando soluzioni innovative per migliorare il mondo poiché proprio da noi potrà iniziare il cambiamento per il futuro delle nuove generazioni.

I.T.C. “Cavour”  Classe 4° B A.F.M.

Foto scattata dall’allieva Giorgia Aietti

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Redazione di Vercelli

Posted in Scuola e Università