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INNER WHEEL SANTHIÀ CRESCENTINO - Interessante incontro sul tema “Il turismo Slow come esempio di sviluppo sostenibile : l’esperienza della Via Francigena a Santhià”          

L’Associazione Amici della Via Francigena sta progettando una serie di iniziative volte a migliorare sempre i servizi e ad ampliare i percorsi

Crescentinese, Santhiatese e Cavaglià

E’ stata una piacevole ed istruttiva serata quella trascorsa all’Hotel Paladini di Carisio il 27 ottobre scorso, organizzata dall’Inner wheel Santhià-Crescentino.

Dopo i saluti della Presidente a tutti i presenti, il benvenuto alla Chairman all’espansione del Distretto 204 Elvira Mirenghi Orto, alla Presidente del Club di Ivrea Daniela Roggero ed ai Rotariani del Rotary Club Vercelli e Viverone Lago, la serata è iniziata con una breve ma gustosa cena, ed è proseguita con la conversazione del Prof. Mario Matto sul tema “Il turismo Slow come esempio di sviluppo sostenibile : l’esperienza della Via Francigena a Santhià”.

Il prof. Matto, segretario dell’Associazione Via Francigena già docente di Economia del Turismo presso l’Università di Torino, appassionato di matematica, disciplina sulla quale ha svolto alcune lezioni presso l’Università della terza età di Santhià, ha illustrato la storia dell’Associazione degli amici della Via Francigena che, nel giugno del 2009, ha iniziato l’attività di accoglienza e supporto ai pellegrini, inizialmente affidate soprattutto alle parrocchie e, nel volgere di poco tempo, ad un ostello che è diventato sempre più accogliente, mettendo a disposizione dei viandanti servizi vari, tra cui il wi-fi.

I pellegrini possono donare un’offerta, cosa che quasi sempre avviene, e che consente di mantenere un buon livello di ospitalità.

Da giugno a dicembre 2009 i pellegrini furono solo 44, mentre, entro la fine del  2023, si stima che saranno più di 2500, molti dei quali provenienti da Paesi  lontani, a testimonianza di come sia cresciuta questa bella iniziativa che valorizza il nostro territorio ed offre opportunità di crescita economica.

Il prof. Matto ha poi illustrato come, a latere della Via Francigena, si siano ampliati i cammini minori, come quelli verso i Santuari di Oropa e Graglia. che vedono, soprattutto il cammino per Oropa, un costante aumento di pellegrini.

Questi itinerari vedono coinvolti, nell’attività di accoglienza dei pellegrini, gli abitanti di paesi e cascinali lungo l’itinerario, con una buona ricaduta economica.

L’Associazione “Amici della Via Francigena”, ha proseguito il Prof. Matto, non intende sedersi sugli allori e sta progettando una serie di iniziative volte a migliorare sempre i servizi e ad ampliare i percorsi : è in cantiere l’idea di fare piccoli ma significativi investimenti per promuovere il cammino verso il Castello di Masino.

La conversazione è stata vivacizzata da alcuni simpatici aneddoti su pellegrini un po’ “speciali” e stravaganti, che confermano come sia varia e interessante l’umanità.

Il Prof. Matto ha poi sottolineato, a conclusione della sua conferenza, il fatto che tutti i pellegrini   abbiano giudicato più che positivamente l’ospitalità e la simpatia della nostra gente, smentendo il luogo comune dei piemontesi troppo riservati e poco cordiali.

La serata è trascorsa veloce e, come sempre, il suono della campanella è sembrato arrivare troppo presto.

Redazione di Vercelli

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