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Nei prossimi giorni uscirà il libro Il Vento della Libertà. Il ricavato sarà devoluto in beneficenza

IL VENTO DELLA LIBERTÀ - Serata con Carlo Olmo. Il racconto della sua recente missione umanitaria in Ucraina  

I presenti hanno potuto sentire dal vivo le agghiaccianti testimonianze di padre Slavik e del volontario Max

Vercelli Città

Una standing ovation, 13 applausi e 132 persone presenti

I numeri sono sempre ‘freddi’, è vero, ma sono giudici inappellabili  di ogni appuntamento. E questi sono quelli della serata ‘Il vento della Libertà’, organizzata alla cripta della basilica di Sant’Andrea, venerdì 27 maggio, dal Lupo Bianco per raccontare la sua recente missione umanitaria in Ucraina.

Non pensavo che i miei amati vercellesi rimanessero così ‘rapiti’ dal racconto – dirà l’avvocato Carlo Olmo durante la cena con i volontari di via Trino 46: i ragazzi che hanno raccolto, stipato e poi caricato gli oltre 20 quintali di derrate alimentari e farmaci portati in Ucraina -. Abbiamo avuto un’altra prova di come questa città abbia un cuore vibrante, una voglia di fare che, se canalizzata in progetti seri, su vasta scala e per il bene di tutti, non aspettano altro di fuoriuscire”.

Magistralmente guidato da Enrico Demaria, l’incontro si è aperto con la proiezione del reportage realizzato dal giornalista Matteo Gardelli in collaborazione con l’insostituibile collega Aurora Colombo.

I presenti hanno potuto sentire dal vivo le agghiaccianti testimonianze di padre Slavik e del volontario Max: gli ‘Angeli’ della delegazione vercellese durante le visite a Borodianka e Bucha, i teatri degli orrori commessi dall’Armata Rossa nei confronti degli inermi cittadini ucraini.

I russi sono entrati nei primi giorni del conflitto e le hanno occupate per circa un mese. Durante l’ultima settimana – ha detto padre Slavik al Lupo Bianco – le persone non avevano più niente da mangiare e così si nutrivano con i cani e i gatti. Quando io e i miei ragazzi della fondazione ‘Chance for live’ siamo entrati per portare il cibo, la gente ha iniziato a piangere. Non solo. Durante l’occupazione, l’Armata Rossa ha fatto quello che voleva: tante donne sono state stuprate e anche tanti bambini. Una volta quattro soldati russi hanno violato una piccola fra gli otto e i dieci anni”.

Il Lupo Bianco ha poi parlato, fra i tanti temi toccati, della visita all’ospedale militare di Vinnytsa dove ha portato conforto ai ragazzi di 20, 30 anni che non hanno più né gambe, né braccia; ha raccontato della distribuzione di viveri e materiale sanitario al centro disabili di Vinnytsa e al centro profughi di Chmel’nyc’kvj.

Poi, fra il lungo applauso dei presenti, ha ‘urlato’ il suo sogno: “L’Europa deve fare di più, l’Europa deve giocare d’anticipo prima che sia irrimediabilmente tardi per i nostri fratelli attaccati barbaramente dai russi”.

D’altronde come Olmo sostiene: “Se la Russia smette di combattere, finisce la guerra; se l’Ucraina smette di resistere, finisce per sempre l’Ucraina”.

Olmo, accompagnato dalla compagna di vita Angela Oliviero e da Lucio Ferrero (colonna portante della missione umanitaria insieme a Serena Rubini e Antonella Rossi), ha poi chiesto di firmare la camicia tipica dell’Ucraina.

Perché è la prova che porterò a padre Slavik e Max che il mio impegno per gli uomini liberi è solo all’inizio”.

C’è poi stata la consegna, da parte del Lupo Bianco, di un po’ di terra di Bucha al dottor Giovanni Scarrone e al vice sindaco di Prarolo, Dario Caldera.

Perché proprio della terra? Perché è quella della tomba in cui è stata seppellita, in un giardino di Bucha, una ragazza di 14 anni uccisa dai russi.

La martire senza nome che mi porterò sempre e per sempre nel mio cuore” dirà, mentre una lacrima bagnerà il suo viso, l’avvocato Olmo.

Nei prossimi giorni uscirà il libro ‘Il Vento della Libertà’.

Scritto da Matteo Gardelli, edito dalla tipografia Gallo, è l’istant book del viaggio compiuto dal Lupo Bianco e dalla sua delegazione.

Perché, come direbbe Cesare Pavese, “non si ricordano i giorni, si ricordano gli attimi”.

E quest’esperienza è ricca di istanti che hanno fatto, fanno e faranno la Storia.

Il libro costa 10 euro – il ricavato sarà devoluto in beneficenza – e si può già prenotare scrivendo a matteogardelli@gmail.com.

 

Redazione di Vercelli

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