Riparte “Il legno che canta” – la rassegna in onore di Angelo Gilardino organizzata dall’Associazione Angelo Gilardino con il Comune – con un grande concerto della miglior chitarrista italiana, Carlotta Dalia (per la terza volta a Vercelli) e con due mostre dedicate a due grandi passioni di Angelo Gilardino: quella per la liuteria e quella per l’arte pittorica.
Il concerto di Carlotta Dalia si terrà venerdì 26 aprile, alle 21, nella Sala delle Cinquecentine del Museo Leone dove, all’interno delle vetrinette collocate lungo il perimetro della sala, troveranno spazio ben 26 chitarre: la mostra di liuteria al “Leone” porta il titolo della rassegna complessiva, appunto “Il legno che canta”, che è anche il titolo del libro scritto da Gilardino a quattro mani con il liutaio Mario Grimaldi.
Alle sei chitarre, (tre di Pietro Gallinotti, una di Lorenzo Bellafontana, una di Luigi Mozzani e una di Nicola De Bonis), appartenute alla collezione personale del maestro Angelo Gilardino, si affiancheranno altre chitarre realizzate dai sei liutai che Gilardino ha trattato nel suo libro: oltre a Gallinotti, Bellafontana, Mozzani e De Bonis, Rodolfo Paralupi e Mario Pabè.
Il loro lavoro è rappresentato al meglio da una selezione di strumenti rari e preziosi che ne testimoniano la qualità costruttiva e sonora.
La mostra è stata organizzata grazie alla generosa disponibilità di vari collezionisti: Lorenzo Frignani, attuale proprietario della Collezione Gilardino, Luigi Biscaldi, Mario Grimaldi, Fabio Ardino, Barbara Ariata, Michele Biggioggero e il regista Marco Tullio Giordana, la cui Paralupi, strumento molto particolare nella produzione del liutaio marchigiano di nascita e romano d’adozione, era affettuosamente chiamata da Angelo Gilardino “la meglio Paralupi”.
Non solo il regista di “La meglio gioventù” e di “I cento passi” metterà a disposizione della mostra la sua chitarra, ma verrà a Vercelli sia per presenziare alla mostra sia per assistere al concerto di Carlotta Dalia che, di fatto, farà da prestigioso “apripista” alla mostra di liuteria che poi dal giorno successivo, sabato 27, si potrà visitare fino al 30 maggio, nei giorni e negli orari di apertura del Museo, pagando il normale biglietto di ingresso.
Ma la sera di venerdì 26 gli spettatori del concerto non pagheranno alcun biglietto e potranno ammirare anche le chitarre in esposizione.
Tuttavia, visto che i posti all’interno della Sala delle Cinquecentine sono limitati (una settantina) per partecipare al concerto è preferibile prenotare via mail all’indirizzo associazioneangelogilardino@gmail.com o inviare un messaggio al numero 334 8583346.
La grande chitarrista grossetana proporrà due “Sonate” di Domenico Scarlatti, la K 14 e la K 208; il “Gran solo opera 14” di Fernando Sor; una “Sarabande” di Francis Poulenc; il secondo movimento “Ecce Ancilla Domini” della composizione di Gilardino “Angelus” di cui la chitarrista è la dedicataria; il “Capricho Arabe” di Francisco Tarrega e “Invierno Porteno” di Astor Piazzolla.
La seconda mostra, stavolta d’arte, si svolgerà invece al Museo del Tesoro del Duomo, dal 4 maggio al 30 giugno: saranno esposte opere di tre pittori vercellesi che Gilardino amava in modo particolare: Edgardo Rossaro, Enzo Gazzone ed Umberto Ravello.
In totale le opere sono una trentina, alcune appartenevano a Gilardino, altre sono state messe a disposizione, con grande generosità, dagli eredi dei Rossaro e dalla figlia di Gazzone, Carla.
Anche questa mostra all’interno del Museo di piazza D’Angennes si potrà visitare nei giorni e negli orari di apertura pagando il normale prezzo del biglietto.
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Redazione di Vercelli