Sabato sera, alle 21, il Ridotto del Civico ospita il terzo concerto principale di un grande chitarrista italiano nell’ambito della rassegna “Il Legno che canta”, creata dall’Associazione “Angelo Gilardino”, con l’appoggio del Comune, per celebrare la memoria del grande compositore, chitarrista e didatta vercellese scomparso due anni fa.
Dopo i recital di Alberto Mesirca e di Christian Saggese, tocca a Luigi Attademo che, per l’occasione, ritorna nella sua città.
Oggi cinquantaduenne, Attademo incominciò lo studio della chitarra con il maestro Pino Racioppi a Laino Borgo, in provincia di Cosenza, ma poi si trasferì nella nostra città da Gilardino, diventando di fatto un (illustre) cittadino vercellese.
Adesso vive a Firenze, insegna al Conservatorio “Bruno Maderna” di Cesena, ed è considerato uno dei migliori chitarristi in attività, ma è anche un grande musicologo e Gilardino lo apprezzava in modo particolare.
Il programma di sabato sera è affascinante perché Attademo gioca su incroci tra gli omaggi del suo Maestro a grandi compositori del passato, nei suoi fondamentali “Studi di virtuosità e trascendenza” con brani di questi compositori.
Quindi si parte con lo “Studio di Virtuosità e trascendenza numero 31 di Gilardino, omaggio a Fernando Sor” per poi proporre, di Sor, l’”Introduzione e variazioni sul tema ‘O cara armonia, opera 9” di Sor. A seguire, lo “Studio n° 18, omaggio a Manuel de Falla” di Gilardino e poi, di Falla, l’”Homenaje pour le tombeau de Claude Debussy”.
E ancora: lo “Studio numero 1 dedicato a Mario Castelnuovo-Tedesco” seguito dal “Capriccio diabolico op. 85” (che in questa edizione del “Legno che canta” abbiamo già ascoltato da Mesirca) del compositore fiorentino. Concluderanno il concerto la “Sonata di Lagonegro” di Gilardino e la “Ciaccona dalla Partita II per violino BWV
Il concerto è gratuito e l’ingresso in sala libero, fino ad esaurimento dei posti.
Redazione di Vercelli