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FRASSINETO PO – A Palazzo Mossi la  mostra personale di Paolo Viola      

Per Dario Calemme, presidente dell’Accademia di cultura  Bernardino Cervis: “Grazie a questo evento l’Accademia torna ad ospitare una mostra pittorica di alto livello che, siamo sicuri, riscuoterà un grande successo”

PiemonteOggi, Regione Piemonte

L’Accademia di cultura Bernardino Cervis, in collaborazione con il Comune di Frassineto Po, inaugura sabato 26 agosto alle 11 una grande mostra personale di Paolo Viola, il pittore astigiano che dopo numerose mostre in giro per l’Italia, approda a Frassineto Po.

Seguo la natura senza poterla afferrare; questo fiume scende, risale, un giorno verde, poi giallo, oggi pomeriggio asciutto e domani sarà un torrente”. Queste stupende parole di Claude Monet sono perfette per introdurci nel mondo visivo della pittura di Paolo Viola.

Un mondo dove la natura vista come madre della bellezza universale diventa il filo conduttore di un’ispirazione che raccoglie il desiderio di ricerca di una luce, della “luce”, quella dell’anima che non contempla spazi e dimensioni ma va oltre ogni limite. (Pier Giorgio Panelli 2022).

Abbiamo subito accolto con interesse l’opportunità di ospitare la personale di Paolo Viola che ringrazio a nome mio e dell’Accademia – dice il presidente della Bernardino Cervis Dario Calemmegrazie a questo evento l’Accademia di Cultura torna ad ospitare una mostra pittorica di alto livello che, siamo sicuri, riscuoterà un grande successo. Sarà un’occasione anche per onorare il 50 anniversario della Pro Loco e della Sagra del Peperone. Ma la vera novità sarà che la mostra non si esaurirà nel week end della festa, ma resterà allestita e visitabile in tutti i week end fino a metà ottobre”.

Nella presentazione della mostra, tra i cui quadri troviamo “Sua maestà il Peperone” Paolo Viola così si descrive: “Quando parlo di un mio quadro ad un interlocutore cerco sempre di spiegare l’origine di quel soggetto e la motivazione di quella scelta. Generalmente il punto di partenza di un mio lavoro è sempre un’emozione vissuta, una sensazione provata che il mio temperamento frenetico mi impone di trasformarlo in qualcosa di concreto, materiale, stabile nel tempo e soprattutto visibile a tutti. La seconda fase, quella della costruzione del quadro è sempre molto complessa. Nel tempo che mi è consentito di poter sognare, penso al modo più opportuno per tradurre quella idea, trasparente e dalle forme evanescenti, in un dipinto. E’ la norma per me inerpicarmi in terreni (pittorici) inesplorati, dove cerco di percorrere strade sempre nuove per rappresentare quel sogno. Sì, perché in tutti i sogni c’è sempre la percezione del proprio io, della propria presenza in quel luogo. È proprio questa l’illusione che ricerco: quella di riprodurre quello spazio intorno a me, lo stesso che aveva caratterizzato quell’emozione in quel momento. È uno spazio che può contenere sensazioni diverse: un silenzio profondo, un vociare festoso di bambine, una luce che cattura l’attenzione ma anche una sensazione di smarrimento, ad esempio, in un noccioleto senza fine. Rappresentare lo spazio intorno a me è la mia ossessione pittorica e la mia modalità espressiva. Davanti ai quadri di questa mostra fermati un momento, socchiudi gli occhi e prova ad ascoltare le sensazioni che quei dipinti evocano in te. Il mio desiderio più grande è quello che, nello spazio intorno a me, possa entrare anche tu per provare le stesse mie emozioni”.

La mostra grazie alla collaborazione di numerosi accademici e volontari, rimarrà aperta tutti i sabati e domeniche dal 26 agosto al 15 ottobre 2023 dalle ore 15 alle ore 18, a Palazzo Mossi a Frassineto Po in via Marconi.

Redazione di Vercelli

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