Stanno per ripartire le stagioni teatrali sul più grande palcoscenico del Piemonte, realizzate da Piemonte dal Vivo in sinergia con Amministrazioni locali, compagnie del territorio e spazi di aggregazione, tra prosa, danza, musica dal vivo, circo contemporaneo e proposte per famiglie.
Le stagioni multidisciplinari sono costruite a partire da uno sguardo attento al territorio, con l’intento di incontrare gusti, esigenze e sensibilità dei diversi pubblici.
Lo stesso sguardo viene restituito anche dall’illustrazione scelta per i nuovi cartelloni comunali, realizzata – per il terzo anno consecutivo – dall’illustratore, pittore e grafico alessandrino Riccardo Guasco.
La programmazione artistica percorre diverse traiettorie e filoni tematici che legano spettatori, spettatrici e teatri di tutta la regione.
Ecco qualche anticipazione:
Diversi i titoli che si confrontano con la Storia portando il pubblico ad immergersi in quegli eventi che hanno lasciato un’impronta indelebile sulle generazioni presenti e passate.
Per esempio,Tavola tavola, chiodo chiodo interpretato da Lino Musella o Autoritratto di e con Davide Enia, che ha metaforicamente inizio il 23 maggio 1992, giorno della strage di Capaci.
Anche la tecnologia segna un prima e un dopo: è il caso de Lapocalisse scritto da Makkox – al secolo Marco D’Ambrosio – per Valerio Aprea.
Mein Kampf, di Stefano Massini, fa riflettere invece su un fatto avvenuto nel 2016, quando la Germania torna a pubblicare il libro manifesto di Hitler.
Sempre Massini firma poi Matteotti (Antomia di un fascismo), con Ottavia Piccolo.
Luogo sicuro, campo di battaglia, scacchiera, il posto dove custodire il futuro: è l’Amore.
Molte storie in Circuito scrutano così fra le pieghe di sentimenti felici, naufragati, reali o utopici.
Da secondo lei, opera prima di Caterina Guzzanti, a Scene da un matrimonio con Fausto Cabra e Sara Lazzaro, da Parlami come la pioggia di Tennessee Williams con Valentina Picello e Francesco Sferrazza Papa, a l’Anatra all’arancia con Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli.
Fra i grandi nomi in regione: Silvio Orlando (in Ciarlatani, esilarante testo di Pablo Remón); la coppia Nuzzo – De Biase, in scena con un travolgente Delirio a due; Carrozzeria Orfeo, con la nuova produzione Salveremo il mondo prima dell’alba.
E infine, il debutto di Paolo Genovese come regista teatrale di Perfetti sconosciuti, adattamento dell’omonimo film campione d’incassi.
Per la sezione classici, si va dall’edipo Re di Andrea De Rosa all’ultima grande opera di Cechov Il giardino dei ciliegi, per la regia di Leonardo Lidi.
Spazio anche ad alcuni tra i più grandi maestri del ‘900, come Giovanni Testori e la sua Maria Brasca, Eduardo De Filippo con Natale in casa Cupiello e I ragazzi irresistibili di Neil Simon.
Torna anche quest’anno, poi, uno degli spettacoli più popolari degli anni ’70, Coppia aperta quasi spalancata di Dario Fo e Franca Rame.
Sul versante delle trasposizioni e delle riscritture si inseriscono alcuni spettacoli tratti da romanzi e best-seller, come Il sogno di una cosa, prima fatica di Pier Paolo Pasolini, Oliva Denaro di Viola Ardone o La ferocia di Nicola Lagioia, premio Strega 2014.
Momenti di trascurabile felicità, il perfido e irresistibile catalogo dell’allegria di vivere composto da Francesco Piccolo arriva a teatro con la speciale partecipazione di Pif.
Ad attingere a podcast sono infine Io ero il milanese di Mauro Pescio e l’irriverente Nonhannounamico di Luca Bizzarri.
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Redazione di Vercelli