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COLDIRETTI VERCELLI-BIELLA - Fruit Logistic: aumenta export ma rincari gravano su comparto frutticolo

Servono accordi di filiera per non lavorare sotto costi di produzione

BiellaOggi, Vercelli Città

Guerra in Ucraina e rincari energetici spingono l’aumento dei costi correnti per la produzione della frutta italiana a +51% ma si sale addirittura al 67% per l’ortofloricoltura con un impatto traumatico sulle aziende agricole.

Aumenta l’export con quasi 5,6 miliardi di euro (+8%) che nel 2021 ha raggiunto il massimo di sempre raddoppiando i valori registrati al debutto del secolo, ma il risultato è ora messo a rischio dal traumatico aumento dei costi di trasporto con picchi del +35% trainati dal prezzo dei carburanti e dalla carenza di infrastrutture e snodi commerciali in Italia. E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti su dati Crea in rifermento a Fruit Logistica 2022 di Berlino, la principale fiera internazionale di settore al via da oggi, martedì 5 aprile.

L’annata 2021, però, nel nostro territorio è stata fortemente colpita dal maltempo, in particolare dalle gelate e dalla grandine, che ha causato perdite anche fino al 100% per pesche e kiwi specialmente nelle zone di Cigliano e Borgo d’Ale.

Restano buoni segnali per l’export che, in linea con i dati nazionali, si attesta per il nostro territorio sul +2% per i kiwi – spiegano Paolo Dellarole, Presidente di Coldiretti Vercelli-Biella, e Francesca Toscani, Direttore -. Per quanto riguarda i kiwi, la moria ha fatto sì che ci sia stato un calo drastico delle superfici destinate alla coltivazione, passate nel giro di pochi anni, dal 2016 a oggi, ad una diminuzione di circa il 15%, ma resta un frutto molto apprezzato all’estero e di ottima qualità. Sicuramente, adesso, a pesare sul comparto sono i rincari di energia, carburante, materie prime, fertilizzanti ed imballaggi arrivati addirittura al +72%. Questo scenario fa sì che le liquidazioni, che devono ancora avvenire per l’annata 2021, saranno fortemente penalizzanti per i nostri produttori, spesso costretti a lavorare sotto costo.

Per difendere il nostro patrimonio frutticolo è necessario – proseguono Dellarole e Toscani intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con interventi immediati e strutturali per programmare il futuro. Occorre lavorare ad accordi di filiera con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali”.

Redazione di Vercelli

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