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Ancora intoppi (tra l'altro posti da privati) per appesantire l'iter di Bonus e Superbonus

PROFESSIONISTI COME CINEASTI? - No grazie - Gli Architetti si oppongono con forza all'ultima trovata burocratica: filmati per documentare i lavori - 

Una pretesa che non trova il minimo riscontro nelle norme, per fantasiosa che sia la loro interpretazione

Già non è talvolta semplice rispettare le Leggi e tutte le norme che regolano un settore.

Specialmente se si parla di Bonus edilizi e Superbonus: la misura economico fiscale che, nelle intenzioni del Legislatore, ha lo scopo di incentivare e sostenere le ristrutturazioni di immobili privati, soprattutto volte al risparmio energetico.

Non è la prima volta che si tocca con mano come una misura in astratto positiva ed utile, rischi di essere di difficile, reale fruizione (e quindi raggiunga lo scopo) per la mole di lacci e lacciuoli burocratici. Se, poi, a dettare legge si impone anche un privato che vuole ulteriormente cautelarsi, allora le cose rischiano di complicarsi ancor più.

Ma andiamo con ordine.

Dunque, sappiamo che il passaggio fondamentale per beneficiare concretamente degli aiuti è la cessione al sistema bancario del credito d’imposta maturato. Una cosa che, da solo, il privato cittadino faticherebbe a fare, almeno nella maggior parte dei casi. Sicchè ecco che intervengono i Professionisti: Architetti, Ingegneri, Geometri. Sui loro Studi grava tutta l’enorme mole di adempimenti burocratici ed è loro la responsabilità di dichiarare (anche ai fini di Legge) lo stato avanzamento lavori e, in particolare, che entro settembre (10 giorni) sia stato eseguito almeno il 30 per cento delle opere a progetto. E’ già un bell’impegno. Ma non basta ancora. Perché il sistema bancario (un privato), a sua volta chiama ad interporsi tra lo stesso cittadino, il professionista e la banca, un altro privato, la società Deloitte Consulting srl, nel caso specifico, che gestisce la piattaforma on line nella quale inserire i dati idonei a dimostrare, con l’asseverazione del Professionista, la veridicità della dichiarazione: è stato davvero eseguito il 30 per cento almeno delle opere.

Nei giorni scorsi la società Deloitte Consulting srl, nell’ (illusorio) tentativo di rendere la dichiarazione ancor più “blindata”, ha lanciato un’ incredibile iniziativa che ha scatenato le giustificate proteste e l’indignazione dei professionisti impegnati nell’attività di asseverazione. La società ha previsto di inserire nella sua piattaforma “Deloitte banca e cessione del credito” un video per ogni asseverazione rilasciata, trasformando di fatto i professionisti in emuli di Luchino Visconti o Lina Wertmüller o, almeno, come tanti piccoli youtubber e producessero in proprio dei filmini (stile tik tok?) con i quali documentare in video lo stato dell’arte.

La pubblicazione del video è necessaria per farsi riconoscere la cessione del credito per Bonus edilizi e Superbonus. Il video, della durata massima di 5 minuti, deve inquadrare espressamente il volto del tecnico e l’immobile oggetto di intervento. Quest’ultimo non solo dovrà essere riconoscibile, ma è necessario inquadrare il cartellone di cantiere, il numero civico, il contesto urbanistico. Non basta. Nel video il tecnico dovrà citare espressamente gli importi e gli interventi asseverati, mostrando tutti i lavori eseguiti.

Tutto questo, come si diceva, non è accettato degli Ordini Professionali che hanno già mandato una lettera, firmata dai Presidenti di ben 70 Ordini territoriali provinciali.

A livello locale Si fa portavoce della protesta l’Ordine di Vercelli che, per tramite del Presidente Arch. Marina Martinotti stigmatizza con forza quello che ha tutta l’aria di essere un provvedimento vessatorio e privo di qualsiasi legittimazione giuridica avente fondamento nel diritto pubblico:

“Abbiamo già scritto una dura protesta – conferma Martinotti – e nei prossimi giorni la Categoria si farà sentire anche dalle Autorità ministeriali e dall’Associazione Bancaria. Oltretutto, i tempi sono così esigui che è impensabile cambiare le regole mentre è in corso la partita, nel corso dei mesi scorsi abbiamo già dovuto adeguarci ai vari correttivi legislativi che ci sono stati imposti non si può pretendere anche questo che pare piuttosto ridicola rizzare chi lavora seriamente e correttamente”.

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Ma ecco il testo della lettera inviata dai Presidenti locali dell’Ordine degli Architetti a Deloitte Consulting srl, all’ABI, al CNAPPC, al Ministero della Transizione Ecologica, al Ministero dell’Economia e Finanze, al Ministero di Giustizia ed al Garante della Privacy, avente per oggetto : Accoglimento dell’Istanza ulteriori adempimenti portale Deloitte Spett.le Deloitte Consulting S.r.l..

“Gli Ordini degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, delle province di: Agrigento, Arezzo, Ascoli Piceno, Avellino, Barletta-Andria-Trani, Benevento, Bolzano, Brindisi, Cagliari, Caltanissetta, Campobasso, Caserta, Catanzaro, Chieti, Cosenza, Cremona, Crotone, Cuneo, Enna, Fermo, Firenze, Frosinone, Genova, Gorizia, Grosseto, Imperia, Isernia, La Spezia, L’Aquila, Latina, Lecce, Livorno, Lucca, Macerata, Massa Carrara, Matera, Messina, Napoli, Nuoro, Oristano, Padova, Pescara, Pisa, Pistoia, Pordenone, Potenza, Prato, Ragusa, Reggio Calabria, Rieti, Roma, Rovigo, Salerno, Sassari, Savona, Siena, Siracusa, Taranto, Teramo, Trento, Treviso, Trieste, Udine, Varese, Venezia, Vercelli, Verona e Vibo Valentia. Ritengono doveroso inviare questa nota a seguito di numerose segnalazioni, da parte dei propri iscritti, aventi ad oggetto la richiesta da parte della vostra piattaforma di produrre dei video a dimostrazione della veridicità delle dichiarazioni redatte dai professionisti per provare di aver eseguito almeno il 30 % dei lavori del Superbonus entro il 30 settembre ai fini della cessione del credito. Si ha l’obbligo di segnalare che la vostra richiesta, a pochi giorni dalla scadenza del 30 settembre, risulta intempestiva e vessatoria in quanto il rispetto della suindicata scadenza, oltre a rappresentare un adempimento non obbligatorio e non richiesto dalla normativa, determinerebbe gravi inconvenienti nel normale svolgimento della programmazione dell’attività lavorativa. Pur comprendendo la necessità da parte degli operatori finanziari di tutelarsi contro eventuali truffe, risulta assurdo richiedere la redazione di un video a dimostrazione della veridicità delle attività edilizie effettuate, dopo aver già redatto una asseverazione corredata da specifica polizza assicurativa e con allegati documenti fotografici del cantiere, stati di avanzamento lavori, dichiarazioni del professionista, libretto delle misure etc etc. La vostra richiesta denota una profonda mancanza di rispetto nei confronti di una categoria professionale che sta impiegando da tempo tutte le proprie energie e competenze a servizio della collettività, andando a fornire un servizio pubblico nello spirito della sussidiarietà, così come ci viene richiesto dalla pubblica amministrazione. Si tratta di una richiesta aliena e contraria al nostro ordinamento, che non affida all’esibizione di alcun rilievo filmato la (ulteriore e ultronea) attestazione di quanto già certificato dal professionista. La nostra rappresenta una presa di posizione non contrattabile: già le asseverazioni espongono i professionisti a responsabilità civili, penali e patrimoniali; dovrebbero bastare quale garanzia a copertura delle prestazioni rese. Obbligare alla realizzazione di un video che abbia quale oggetto le abitazioni dei committenti potrebbe inoltre esporre i professionisti ad ulteriori azioni a tutela della sfera della privacy. Rimaniamo fiduciosi nell’accoglimento della presente istanza, in un ripensamento di quanto richiesto da parte della vostra società. *** Gli Ordini degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori delle province di: Agrigento, Arezzo, Ascoli Piceno, Avellino, Barletta-Andria-Trani, Benevento, Bolzano, Brindisi, Cagliari, Caltanissetta, Campobasso, Caserta, Catanzaro, Chieti, Cosenza, Cremona, Crotone, Cuneo, Enna, Fermo, Firenze, Frosinone, Genova, Gorizia, Grosseto, Imperia, Isernia, La Spezia, L’Aquila, Latina, Lecce, Livorno, Lucca, Macerata, Massa Carrara, Matera, Messina, Napoli, Nuoro, Oristano, Padova, Pescara, Pisa, Pistoia, Pordenone, Potenza, Prato, Ragusa, Reggio Calabria, Rieti, Roma, Rovigo, Salerno, Sassari, Savona, Siena, Siracusa, Taranto, Teramo, Trento, Treviso, Trieste, Udine, Varese, Venezia, Vercelli, Verona e Vibo Valentia”.

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