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DA VERCELLI AGLI USA - Il successo di Lucia Arborio    

La studentessa piemontese è la più preparata della sua scuola

Cigliano e Borgo d'Ale, Vercelli Città

Una teenager con le idee chiare, una giovane studentessa già proiettata al mondo del lavoro, senza dimenticare il divertimento e la spensieratezza tipici della sua età.

È questa l’esperienza che sta vivendo Lucia Arborio, originaria di Cigliano (VC), che dal liceo Isacc Newton di Chivasso (TO) si è momentaneamente trasferita a Pascagoula, Missisipi (USA), per trascorrere un anno di studi all’estero seguita e supportata dall’organizzazione YouAbroad.

Un piccolo sogno americano che sta già dando i suoi frutti: Lucia si è posizionata prima al “You’re Hired Event”, una giornata interamente dedicata al mondo del lavoro dove i partecipanti – ragazze e ragazzi della High School dove sta trascorrendo il suo anno all’estero – hanno simulato dei veri e propri colloqui con recruiter professionisti.

Curriculum alla mano, prontissima nel rispondere alle domande della sua intervista, Lucia è stata nominata la studentessa più preparata della scuola, pronta a entrare nel mondo del lavoro.

La giovane non nasconde la sorpresa di tale risultato, ed è conscia di quanto l’essere una Exchange Student abbia fatto la differenza, permettendole di spiccare tra tutti i suoi compagni.

Tra gli studenti della scuola, i recruiter hanno dovuto sceglierne uno che si distingueva più di tutti e con grande sorpresa, mia e anche degli altri studenti, ho vinto io. – dichiara Lucia –. Sicuramente essere un’Exchange Student mi ha aiutato: parlo più lingue e ho un fantastico background dato dalla scuola italiana. Tutti i sacrifici fatti negli scorsi anni sono stati ripagati nel momento in cui hanno annunciato il mio nome”.

L’essersi distinta in campo scolastico non è il solo risultato che Lucia tiene a sottolineare, quando parla della sua esperienza negli States. Anche il lato umano le sta regalando incredibili soddisfazioni.

Essere un’Exchange Student mi ha stravolto la vita – continua -.  Ora non ho più paura se non del fatto che questa esperienza prima o poi finirà. Ho giocato a pallavolo e a tennis in una High School america, ho celebrato Halloween, il Thanksgiving Day, ho visto il Mount Rushmore con i volti dei presidenti scolpiti, ho cantato canzoni a squarciagola in macchina con le mie amiche sul lungomare e ho vissuto altri momenti incredibili che non mi sarei mai aspettata di poter vivere. L’esperienza di essere un Exchange Student è qualcosa che tutti dovrebbero provare. Non bisognerebbe mai farsi fermare dal pensiero “e se non sono abbastanza?” perché credetemi, ognuno lo è”.

Redazione di Vercelli

 

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