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FLUSSI MIGRATORI SUL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI VERCELLI - In Prefettura il punto sulla situazione del fenomeno        

Nel corso della riunione è emerso che il numero dei richiedenti asilo giunti in provincia nell’anno 2023 è sensibilmente aumentato rispetto a quello dell’anno precedente

Vercelli Città

Si è tenuta venerdì 19 maggio scorso, in Prefettura, presieduta dal Prefetto, Lucio Parente, una riunione finalizzata all’esame congiunto delle problematiche relative alla gestione dei flussi migratori sul territorio della provincia di Vercelli.

All’incontro erano presenti il Presidente della Provincia, l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Vercelli, il Sindaco del Comune di Gattinara, i Vice Sindaci dei Comuni di Trino e Varallo, il Questore, i Comandanti Provinciali  dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, i rappresentanti dell’ASL VC,  dell’Arcidiocesi di Vercelli,  della Caritas Diocesana, della Pastorale Migrantes,  della  Croce Rossa italiana , del  Centro Territoriale Volontariato di Biella e Vercelli e il Presidente del Coordinamento dei Volontari di Protezione Civile della Provincia di Vercelli.

Il Prefetto ha introdotto i lavori, riassumendo i contenuti della riunione tenutasi a Torino nei giorni precedenti alla presenza del Prefetto Valerio Valenti, Commissario Straordinario all’emergenza migranti – nell’ambito del giro di incontri programmati a livello nazionale nei vari capoluoghi di Regione -, durante la quale sono stati illustrati gli scenari attuali e futuri per individuare le iniziative da adottare per far fronte all’incremento degli arrivi di richiedenti asilo in Italia.

Nel corso della riunione tenutasi presso la Prefettura di Vercelli è emerso che il numero dei richiedenti asilo giunti in provincia nell’anno 2023 è sensibilmente aumentato rispetto a quello dell’anno precedente, in linea con l’andamento nazionale dei flussi di migranti.

Dall’inizio dell’anno ad oggi, sono state infatti presentate in Questura 409 domande di protezione internazionale, rispetto alle 141 del medesimo periodo del 2022, da parte dei cittadini stranieri giunti in provincia tramite la rotta mediterranea e la rotta terrestre, di cui, 181 sono stati accolti nei CAS, a fronte dei 73 accolti nello stesso periodo dell’anno precedente, mentre i restanti, nella maggior parte, hanno trovato autonomamente soluzioni alloggiative diverse.

E’ emerso che l’incremento degli arrivi, nei primi mesi del 2023, in questa provincia ha riguardato, non solo i richiedenti protezione internazionale giunti via mare e assegnati nell’ambito del piano di distribuzione nazionale disposto dal Ministero dell’Interno, ma anche cittadini stranieri, prevalentemente, pakistani giunti spontaneamente attraverso la rotta Balcanica, per la maggioranza dei quali è stata comunque garantita una sistemazione nelle strutture di accoglienza gestite dalla Prefettura.

Dal primo gennaio 2023 ad oggi, infatti, sono stati accolti nei CAS della provincia 52 cittadini di nazionalità pakistana, a fronte dei 25 giunti e accolti nello stesso periodo del 2022, con una attenzione prioritaria nei confronti delle situazioni di fragilità segnalate dall’ASL di Vercelli, che sta assicurando un incessante servizio di assistenza sanitaria anche dopo la cessazione del periodo di emergenza da COVID 19.

Dall’analisi svolta nel corso della riunione, è stato ipotizzato che tale fenomeno che si sta registrando con una certa continuità e costanza da qualche anno, potrebbe essere favorito dalla centralità della posizione geografica di Vercelli rispetto alle direttrici di Milano e Torino e facilmente raggiungibile tramite linea ferroviaria, nonché dai tempi più rapidi connessi all’espletamento delle procedure di identificazione e di presentazione della domanda di protezione internazionale presso la locale Questura, con conseguente rilascio del permesso provvisorio di soggiorno.

Inoltre, Vercelli costituirebbe una provincia di transito, considerato che è stato riscontrato che buona parte di essi, dopo la sistemazione nei CAS ed il rilascio del permesso di soggiorno, lascia il territorio per altre destinazioni.

Nell’occasione sono state anche rivolte parole di ringraziamento e di ampio apprezzamento nei confronti dell’Arcidiocesi, della Caritas e della Croce Rossa, come delle altre Associazioni di volontariato e dei singoli cittadini che si stanno prodigando nel fornire assistenza nelle more della sistemazione nei CAS o in altre strutture ricettive.

Tenuto conto delle attuali esigenze correlate ai flussi migratori, sia via mare, sia via terra, che hanno saturato la capienza dei Centri di Accoglienza nonostante l’aumento del numero dei posti, il Prefetto ha fatto presente che sono state avviate due manifestazioni di interesse per l’affidamento, tramite procedura negoziata, del servizio di gestione sia di centri collettivi, sia di unità abitative per nuclei familiari, attualmente in fase istruttoria, sì da ampliare la capacità di accoglienza di questo ambito provinciale.

In previsione di un ulteriore probabile incremento dei flussi migratori anche in relazione all’approssimarsi della stagione estiva che coincide con l’intensificarsi degli arrivi di richiedenti protezione internazionale, sono state valutate congiuntamente le soluzioni percorribili per corrispondere all’esigenza di rafforzare le possibilità di accoglienza condivisa sul territorio, sia per i richiedenti asilo provenienti dagli sbarchi, sia per quelli che giungono dalla rotta balcanica.

Sul punto, il rappresentante dell’Arcidiocesi ha assicurato che, nel caso di saturazione dei posti nei Centri di Accoglienza Straordinaria, la Caritas continuerà a mettere   a disposizione, nei limiti dei propri posti disponibili, per le esigenze del pernottamento, il dormitorio situato nel Comune di Vercelli. Analogamente, la Croce Rossa ha confermato che proseguirà nella stretta collaborazione con la Caritas, anche tramite la fornitura di generi alimentari di prima necessità, in caso di bisogno.

Nell’ambito della sussistenza dei requisiti per la permanenza nei CAS, si è convenuto sull’esigenza di implementare le attività di verifica volte a prevenire il fenomeno dello sfruttamento lavorativo, a tutela degli stessi richiedenti asilo.

In conclusione dell’incontro, il Prefetto ha sottolineato l’opportunità di favorire l’accoglienza diffusa dei richiedenti asilo, sensibilizzando in tal senso i Comuni a rinnovare l’impegno a ricercare ogni utile soluzione alloggiativa, per fronteggiare il fenomeno migratorio   in sinergia con tutti i soggetti a vario titolo coinvolti.

 

Redazione di Vercelli

 

 

 

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