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CRESCENTINO - Progetto di valorizzazione del Borgo di San Genuario      

Esecuzione di prospezioni geofisiche non invasive mediante Georadar nel sito del complesso già monastico di San Genuario

Crescentinese

Si sono svolti nei giorni scorsi gli interventi di prospezioni geofisiche non invasive mediante Georadar nel sito del complesso già monastico di San Genuario.

L’attuale chiesa parrocchiale di San Genuario e gli edifici che la circondano rappresentano, infatti, quanto giunto sino a noi di un antico monastero, documentato già nell’anno 707 d.C., quando il Basso Vercellese faceva parte del regno longobardo.

Il tempo ha molto trasformato quel complesso religioso, anche se alcune parti della chiesa conservano ancora tracce ben leggibili della struttura medievale (XI-XII secolo), anche se non di quella originaria, i cui resti giacciono probabilmente al di sotto delle costruzioni attualmente visibili, così come quelli del chiostro medievale.

Le nuove tecnologie applicate all’archeologia permettono ora di indagare il sottosuolo anche senza intervenire subito mediante uno scavo.

Tra queste, l’analisi tramite lo strumento chiamato georadar permette di individuare la presenza di strutture o cavità presenti al di sotto del piano di calpestio e di disporre così di un’immagine di presenze nel terreno molto utile per orientare poi l’attività archeologica vera e propria.

Attraverso l’invio di onde elettromagnetiche nel terreno e la valutazione della risposta (eco) restituita da strutture/cavità sepolte/anomalie in genere, il georadar offrirà una mappatura del sottosuolo ottenendo una serie di importanti indicazioni che potranno anche guidare l’eventuale scavo stesso.

L’indagine archeologica, accompagnata da un proseguimento delle ricerche sulle architetture ancora esistenti e sul territorio circostante, potrà innescare processi di valorizzazione del luogo, attraverso il suo inserimento in circuiti di turismo culturale in parte già esistenti e determinare così positive ricadute sull’economia locale, come puntualmente verificato in ormai molti contesti oggetto di attento studio e recupero.

L’attività è stata il proseguo di un lungo lavoro partito due anni fa a seguito della sottoscrizione di una convenzione tra il Comune di Crescentino, il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli e la Parrocchia dei SS. Genuario e Silvestro.

Le indagini con il georadar a San Genuario sono state realizzate con fondi comunali col contributo della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli, l’Università del Piemonte Orientale ed i Rotary Club Sant’Andrea Crescentino – Santhià, Rotary Club Vercelli, Rotary Club Viverone Lago e Rotaract Club Sant’Andrea. “Siamo molto soddisfatti di aver raggiungo questo importante obiettivo – ha commentato il sindaco Vittorio Ferreroe cresce ovviamente la curiosità nell’attesa dell’elaborazione dei dati raccolti che speriamo ci portino risultati positivi dal punto di vista archeologico. Colgo l’occasione per ringraziare per la fattiva collaborazione la Parrocchia dei SS. Genuario e Silvestro, i proprietari dei terreni sui quali si sono svolte le indagini e il gruppo comunale di volontari della Protezione Civile per la logistica prestata nelle giornate di lavoro”.

 

Redazione di Vercelli

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