“Nelle carceri, secondo i dati aggiornati a ieri dal report ministeriale gestione Coronavirus, siamo a circa 4.300 positivi tra personale penitenziario (1.646) e detenuti (2.625) rispetto ai 2.300 complessivi del 7 gennaio. Si prenda atto che l’aumento della diffusione del Covid con l’ultima variante nelle carceri ha raggiunto i livelli che si riscontrano “fuori” lo denuncia il segretario generale del Sindacato Polizia Penitenziaria – S.PP. – Aldo Di Giacomo.
Sempre dai dati ufficiali le situazioni più problematiche da gestire sono negli istituti della Lombardia (197 agenti e 546 detenuti), della Campania (415 detenuti e 194 agenti), del Piemonte-Liguria (388 detenuti e 201 agenti), della Sicilia (133 agenti e 225 detenuti).
In un mese i contagi nelle carceri, sicuramente anche per effetto della nuova variante, hanno raggiunto l’incremento del 150%. I focolai più numerosi per i detenuti in Campania sono a Secondigliano (144), Poggioreale (125), Aversa (43) e Avellino (42); in Sicilia a Siracusa (79); in Piemonte a Torino (173); in Lombardia a Busto A. (120), Pavia (103), Milano-Bollate (90), Milano Opera (70).
Di Giacomo aggiunge: “Senza disporre nemmeno di mascherine Fpp2 e di presidi adeguati a contenere la diffusione del virus, di questo passo la situazione del controllo degli istituti per il numero ridotto di agenti in servizio supererà l’emergenza attuale per diventare impossibile da garantire. Per non parlare dell’impossibilità di disporre negli istituti di ambienti per l’isolamento dei detenuti positivi che – secondo le continue segnalazioni dei Garanti regionali e locali dei detenuti – condividono le celle con i detenuti negativi oltre all’assoluta carenza di personale medico e specialistico.
Tenuto conto che 14 detenuti sono attualmente ricoverati in ospedale, non si sottovaluti che potrebbe accadere di tutto nella reazione dei detenuti. È sufficiente una “scintilla” – mette in guardia il segretario del S.PP. – per “infiammare” un clima già carico di tensioni proprio come è accaduto nella stagione delle rivolte della primavera 2020. A questo punto non è più sufficiente condividere la nostra preoccupazione ma bisogna procedere all’organizzazione immediata di Open Day di vaccinazioni nelle carceri proprio come accade fuori, all’obbligo del Green Pass e di mascherine Fpp2, ad un piano straordinario anti contagio”.
Redazione di Vercelli