Chissà come avranno strabuzzato gli occhi i Consiglieri Comunali del Pd, quando si sono accorti che il Coperchio di Via Baratto non ha ancora un collaudo.
E sì che siamo a più di un anno dalla gioiosa inaugurazione, con tanto di benedizione.
Una festa.
Le suadenti melodie delle fisarmoniche
Le parole pronunciate “ore rotundo” dai politici presenti che, forse, credevano in quel momento di presentare la Giunta del Niente con qualcosa in più di Niente.
La dimostrazione di abilità natatorie conseguite da giovani allievi dei corsi di nuoto e delle attività preagonistiche.
Non si sono fatti mancare nemmeno la benedizione: e meno male.
Una bella festa, alla quale la GdN ebbe il buon gusto di invitare solo esponenti del Centrodestra: gli eletti come i trombati. Nessuno delle Opposizioni dalle quali, peraltro, il Pirata e la sua ciurma di governo avevano ereditato il progetto.
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Ora, a distanza di un anno, si viene a sapere che occorre procedere al collaudo.
Informa di questa singolare circostanza il protagonista recente di vari atti meritevoli di tanta attenzione, l’Ing. Marco Tanese, che dirige il primo piano in Via Quintino Sella, ove ha sede l’Ufficio Tecnico municipale, nelle sue varie articolazioni.
E’ lo stesso Tanese a determinarsi – leggi cliccando qui l’Atto –
redigendo una bella determinazione dirigenziale con la quale nomina un Ingegnere dirigente del settore Cultura dell’Università di Pavia: Lorenzo Duico.
Immagine a repertorio de “La Provincia Pavese”
Ed il profano potrebbe pensare che, certo, al Tanese non difetti il gusto della novità e dell’esplorazione di vie nuove.
Perché, cerca e cerca, chissà, forse gli è sembrata troppo convenzionale l’idea di rivolgersi a Tecnici delle provincie di Alessandria, Novara, Biella, al limite Asti. Per tacere dell’opzione Vercelli.
Se avesse voluto restringere il campo della ricerca tra i Tecnici in servizio presso gli Atenei Universitari, avrebbe avuto proprio l’Università del Piemonte Orientale ad un tiro di schioppo: scusate, voi dell’Upo, non avreste mica un Ingegnere, Architetto, o simili, da segnalarmi?!
Ma no: Università di Pavia. Si badi: non un Docente universitario.
Un impiegato (sia pure dirigente) dell’Ateneo.
Se si possono fare paragoni, come se Fosse l’Arch. Claudio Tambornino.
Ma Tambornino lavora, appunto, all’Ufficio Tecnico dell’Upo. Mentre Duico è al Settore Cultura. Boh.
E va bene.
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Il piccolo problema che i Consiglieri del Pd ora rilevano, starebbe però soprattutto da un’altra parte.
Ma allora
(così sembrano dire, ma ecco qui la loro interrogazione, integrale)
fino ad ora avete pagato il Civ (l’azienda costruttrice) senza il collaudo delle opere?
Avete affidato ad un Concessionario la gestione di opere non collaudate?
Che contratto avete stipulato con il Concessionario?
Le Compagnie di Assicurazione coprono il rischio di Responsabilità Civile anche se un immobile viene gestito, ma risulta privo di collaudo?
Insomma, di cose da dire la GdN ne avrà.
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Anche perché gli occhiuti Consiglieri Comunali del Pd vanno avanti e rilevano altro.
Ma diteci un po’ (sembrano dire) Signori della GdN, abbiamo notato che il Comune spende 4 mila euro per fare riparare una pompa a servizio della vasca di Via Baratto.
Bum.
Di nuovo, l’occhio di bue che indaga il palcoscenico si fissa su Tanese, nei panni di Ingegnere del primo piano di Via Quintino Sella.
E qui occorre, come pare suggerire lo stesso Pd, andare con ordine.
Perché bisogna sapere che non esiste lavoro di manutenzione ordinaria più ordinaria che riparare una pompa.
Cos’è la pompa?
Ce ne sono di due tipi e pare che entrambi siano in qualche modo evocati (senza che nessuno dei due sia chiaramente descritto)
nell’Atto di Tanese, cliccando qui, integrale.
Il primo tipo di pompa è quello che porta l’acqua dal sistema filtrante, dove viene ripulita dal punto di vista fisico (eliminate le impurità) di nuovo alla vasca. E’ il ricircolo.
(Ecco uno dei vari esempi possibili)
Un esempio di pompe molto affidabili, quelle della Industria Calpeda di Vicenza. Ma di marchi affidabili ce ne sono anche altri, è ovvio.
Poi ci sono i marchi di pompe fabbricate a Topolinia e sono un’altra cosa.
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Un altro tipo di pompe (l’Atto di Tanese parla di pompe “sommergibili”) è quello che, invece, è usato per togliere l’acqua da un ambiente.
Come quando – ipotesi – si allaga una cantina, allora si procede con una pompa sommersa o sommergibile.
(uno dei tantissimi esempi possibili)
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Quale pompa si è rotta al Coperchio di Via Baratto?
E, soprattutto, come mai si è rotta dopo un solo anno di funzionamento?
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Ma i Consiglieri Pd vanno oltre e sembrano dire:
ma Signori cari della GdN, perché questa riparazione, che è manutenzione ordinaria che più ordinaria non si può, la paga il Comune e non il Gestore?
Siete improvvisamente diventati così generosi?
O forse – diciamo forse – sarà perché, non essendoci il collaudo, sapete di dovervi presentare al Gestore con una mano davanti e l’altra dietro?
Sicchè, uno potrebbe pensare: ma con che cuore potrebbero andare a spiegare una cosa del genere a persone sensibili, come quelle che siedono alla Corte dei Conti?
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In tutto questo, è doverosa una precisazione certo superflua, ma meglio non dare adito ad equivoci: nell’Atto si dice che la riparazione è affidata alla Ditta Ciliberto di Vercelli.
Vale la pena di richiamare la circostanza che si tratti di Ditta rinomata e di tradizione, ove operano professionisti stimati. Nulla deve eccepirsi da questo punto di vista.