Oltre 80 delegati di RECEVIN (Rete Europea delle Città del Vino) verranno da tutta Italia ed Europa per dare il via al progetto Città Europea del Vino che nei prossimi nove mesi vedrà i 20 comuni dell’Alto Piemonte e Gran Monferrato ospitare più di 70 eventi dedicati al vino ed alla promozione del territorio.
Nello scorso luglio l’Alto Piemonte e il Gran Monferrato hanno ricevuto a Bruxelles dal network RECEVIN il riconoscimento di Città Europea del Vino 2024, il titolo che a rotazione premia le migliori realtà produttrici di un territorio italiano alternandosi con altre città vitivinicole di Portogallo e Spagna.
Non sarà una sola ma ben 20 città europee del vino e tutte in Piemonte a formare idealmente una macroregione del vino dedicata alla valorizzazione dei vini e dell’offerta turistica e culturale.
L’Alto Piemonte e il Gran Monferrato consentiranno quindi alle colline piemontesi di guadagnarsi per lunghi mesi una vetrina tra le grandi aree vitivinicole europee portando sui territori eventi promozionali, strategie di marketing, studi universitari e collaborazioni internazionali coinvolgendo consorzi di tutela, Camere di commercio, enti locali, aziende, università, con ricadute economiche e turistiche.
Per tutto il 2024 la vera protagonista sarà la parte “off” dedicata a turisti ed enoturisti che prevede ben 40 tra tour, cene, wine days e mostre mercato, 4 eventi musicali, 3 premi letterari e fotografici, 10 momenti formativi e di approfondimento – tra i quali un percorso sull’enoturismo con Roberta Garibaldi.
Il via a questa grande e lunga kermesse sarà venerdì 1° marzo ad Acqui Terme con la riunione plenaria di Recevin con enti istituzionali, sindaci e delegati per la presentazione ai partecipanti del programma degli eventi Alto Piemonte Gran Monferrato Città Europea del Vino 2024 presso l’Hotel Meridiana a seguire visita della città con attività di intrattenimento musicale in Piazza Bollente, monumento simbolo della città.
Il 2 marzo la delegazione si trasferirà ad Ovada dove sarà accolta nella sala Giunta del Palazzo Comunale per poi visitare la città e le postazioni dei produttori dislocati per le vie del centro storico.
Alle 12 ci sarà l’incontro di presentazione del progetto presso l’Enoteca Regionale di Ovada e del Monferrato.
Nel pomeriggio trasferimento presso il Castello di Casale Monferrato per la visita del Museo della DOC. A seguire visita della Città per poi in serata assistere al concerto della “Monferrato Classic Orchestra” Spettacolo al Teatro Municipale.
«Il percorso che inizia in questi giorni – sottolinea il Presidente del Comitato promotore, Mario Arosio – è un risultato straordinario raggiungibile solo grazie alla collaborazione e all’impegno di tutti i soggetti coinvolti in questa incredibile avventura, che hanno saputo esprimere un intelligente senso di partecipazione creando un’occasione storica per far conoscere e dare fama ancora maggiore ai grandi vini di Alto Piemonte e Gran Monferrato».
Una prestigiosa visibilità europea per i nostri vini, a comporre un’offerta che non teme paragoni: i grandi Nebbioli dell’Alto Piemonte, gli autoctoni Vespolina e Uva Rara ma anche i tradizionali e sempre più amati rossi dell’Acquese e Casalese, Barbera, Grignolino e Dolcetto, insieme agli aromatici Brachetto e Moscato.
«Un riconoscimento – ha commentato l’Assessore al Turismo della Regione Piemonte, Vittoria Poggio – che attesta ancora una volta il primato piemontese in questo settore, che attira migliaia di turisti e investitori. E ne attirerà ancora di più grazie alla programmazione nelle nostre venti città. Un plauso, dunque, agli amministratori locali e al Comitato promotore, che hanno fatto squadra con un programma approvato dalla commissione di Recevin e che mette un ulteriore sigillo sulla qualità del prodotto piemontese e sulla capacità di promuoverlo».
«Il progetto Città Europea del Vino – ha rimarcato l’Assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte, Marco Protopapa – si traduce in una grande occasione di offerta promozionale a livello europeo per tutto il territorio legato ai vini di qualità certificati, che vanno dai grandi Nebbioli dell’Alto Piemonte, Ghemme e Gattinara, ai bianchi dell’Ovadese e Gavi, ai rossi dell’Acquese e Casalese, Grignolino e Dolcetto, insieme agli Aromatici. Questo è un punto di partenza per lavorare negli anni successivi ed essere più attrattivi per i visitatori europei». – che potranno fregiarsi del titolo di “Città Europea del Vino”, per tutto il 2024.
I comuni: Acqui Terme, Barengo, Boca, Bogogno, Borgomanero, Briona, Brusnengo, Casale Monferrato, Fara Novarese, Gattinara, Ghemme, Grignasco, Maggiora, Mezzomerico, Ovada, Romagnano Sesia, Sizzano, Suno, Vigliano Biellese e Villa del Bosco
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