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Lungosesia Ovest e Baraggia
Ma anche tanti altri modelli che dicono di quanto abbia contato nel Mondo l'industri automobilistica italiana

BURONZO - Annunciata da un rombo che sorprende, arriva al raduno delle auto storiche la regina delle veterane - Occasione unica per vedere una Bugatti Tipo 37 del 1926 - VIDEO E GALLERY

Manifestazione organizzata dall'Automobile Club di Vercelli in collaborazione con il ridente comune della Baraggia

L’arrivo della regina di questo raduno sorprende un po’ tutti, oggi a Buronzo, ai piedi dello storico castello medievale.

Da lontano se ne avverte il rombo poderoso: non si può ancora sapere “chi” stia arrivando, ma si capisce che, ai piedi del maniero, tra breve si presenterà una delle protagoniste indiscusse nella storia dell’automobile.

E finalmente il suono del 4 cilindri 1.500, prodotto dalla Casa francese nel 1926, si materializza nell’apparizione di qualcosa di unico, come assai raramente si può ammirare anche nei raduni Asi (auto storiche) più specialistici.

La Bugatti Tipo 37 è qui: fra quattro anni avrà un secolo di vita. Coeva della compianta Elisabetta II ed è inutile negare che il parallelismo, anche a volerlo rintuzzare e senza che ciò possa significare la minima mancanza di riguardo per la Sovrana scomparsa, è inevitabile.

Arriva dagli Stati Uniti, non sappiamo però da dove sia partita stamane, ma certo ha percorso chilometri veri con le quattro ruote che, come tutto il resto, sono tenute in perfette condizioni.

Ma se questo è un pezzo unico, non vanno sottovalutate anche molte altre vetture che hanno segnato la storia dell’automobile e con piacere queste occasioni sono utili per ricordare, semmai ce ne dimenticassimo, la levatura mondiale dell’industria automobilistica italiana.

Il sole di questa domenica settembrina propizia gli incontri e così il nostro video offre le parole di saluto del Sindaco del comune che ospita il raduno, Lorenzo Gozzi e del Presidente dell’Automobile Club di Vercelli, Eugenio Castelli, che per i nostri Lettori raccontano il programma della giornata (che si propone di valorizzare anche questa parte così importante del territorio) e qualche nuova iniziativa, proprio in tema di restauro del castello.

Se l’appuntamento è riuscito a creare un’atmosfera di classe e stile, bisogna dire che non ha certamente stonato l’improvvisa apparizione non tanto di una quattroruote, ma di un quattrozampe di gran classe: un bellissimo Bracco di Weimar, felice in compagnia della sua padroncina, parso del tutto a proprio agio tra tante meraviglie.

Ma sentiamo in presa diretta cosa dicono ai nostri Lettori i protagonisti di oggi.

 

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