Molti i pensieri che si affastellano, al termine della Liturgia nel corso della quale, sabato 14 maggio scorso, Suor Agata dell’Epifania ha pronunciato i voti perpetui, entrando pienamente a far parte dell’Ordine Carmelitano, cui il Signore l’aveva già chiamata, affidandola ad un lungo percorso di formazione.
Una celebrazione eucaristica semplice e, ad un tempo, solenne, coinvolgente fino ad essere, a tratti, commovente, come il nostro filmato e la gallery che corredano il testo in questa pagina crediamo riusciranno a trasmettere.
Crediamo, così, non sia fuori luogo (ma certo, meglio ascoltare, qui riproposta integralmente, l’omelia di Mons. Roberto Farinella, Vescovo di Biella, che ha presieduto la S.Messa nella Cattedrale di Santo Stefano) riepilogare ogni pensiero al messaggio che la Parola ha offerto.
Letture – quelle della Liturgia del giorno – che sono parse provvidenzialmente coincidenti con l’appuntamento della vita, al quale Sr. Agata dell’Epifania si è così a lungo ed intensamente preparata.
Soprattutto la prima Lettura, che riprende un “quadro” particolarmente eloquente del grande affresco ecclesiologico e pastorale preparato per noi con gli Atti degli Apostoli: la vocazione di San Mattia.
Ma, non meno esigente la fulminante verità che irrompe nella vita di ciascuno che si consegna alla sequela piena dell’Agnello:”Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga”.
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Qualche parola che aiuti a ripercorrere una celebrazione che il filmato, evidentemente, non può riproporre per intero, nelle due ora in cui si è snodata, che, tuttavia, sono sembrate volare.
Alcuni momenti cruciali, dunque.
Dapprima, le “interrogazioni”.
Al termine dell’omelia, il Vescovo domanda a Sr.Agata se è disposta a consacrarsi a Dio, vivendo la carità del Vangelo, seguendo la Regola e le Costituzioni dell’Ordine Carmelitano.
“Sì, lo voglio” è la risposta.
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Si procede, quindi, alla solenne consacrazione della Professa.
Sr. Agata si inginocchia di fronte al Vescovo, il quale pronuncia la preghiera di benedizione.
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Di grande significato simbolico la successiva consegna dei simboli: la Regola (il testo) dell’Ordine del Carmelo; poi la cintura, simbolo della castità.
Quindi la Liturgia delle Ore, per lodare il Signore ogni giorno della vita.
Il Santo Rosario, per meditare, insieme a Maria, donna della contemplazione, i misteri della vita di Gesù.
Infine, la Lampada, luce del cammino consacrato. “Mantienila accesa – dice il Vascovo – perché lo Sposo, trovandoti pronta, ti introduca al banchetto delle Nozze eterne.
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Terminata la consegna dei simboli, Sr. Agata ha ricevuto la ratifica dell’appartenenza all’Ordine Carmelitano da Sr. Valentina, Priora del Monastero di Carpineto Romano, da cui è gemmato quello di Biella.
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Particolarmente coinvolgente, all’offertorio, il canto in lingua swahili, “Beba mikononi”, che in breve si rivela richiamo irresistibile alla partecipazione per tanti dei presenti ed, in particolare, per alcune Consorelle appartenenti ad altre Congregazioni ed originarie della Tanzania, che hanno partecipato a questo momento di alta e gioiosa spiritualità.
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In conclusione, un grazie alle Sorelle del Monastero Mater Carmeli di Biella, che i nostri Lettori conoscono bene perché ogni domenica assicurano il commento alle Letture della Liturgia e durante l’anno accolgono tanti vercellesi, che ormai guardano alla loro comunità orante come un prezioso punto di riferimento spirituale.