L’iniziativa “I Cacciatori delle Alpi alla Rocca di Verrua Savoia” è in programma il prossimo 29 e 30 aprile presso la fortezza di Verrua Savoia (TO) ed è inserita nel più ampio progetto “Vita Militare e Civile nel Risorgimento Italiano” (https://www.4arme.it/iprogetti/vita-militare-e-civile-nel-risorgimento-italiano).
L’evento, alla sua seconda edizione, nasce con l’intento di ricordare la presenza in questo sito e territorio del primo corpo volontario, condotto da Giuseppe Garibaldi, ed inquadrato tra le truppe della Regia Armata Sarda (ndr. Piemontesi) nella primavera del 1859.
La vicenda storica “Il corpo volontario dei Cacciatori delle Alpi” venne costituito con decreto reale il 17 marzo 1859 affidandone il comando a Giuseppe Garibaldi, nominato per l’occasione maggior generale.
Un primo deposito venne aperto a Cuneo e successivamente altri due a Savigliano.
In seguito al grande afflusso di volontari, il 16 aprile 1859, venne aperto un quarto deposito ad Acqui per la formazione di un nuovo corpo che venne denominato “Cacciatori degli Appennin””.
All’inizio delle ostilità, i Cacciatori delle Alpi erano schierati all’estremo Sud del concentramento di truppe alleate franco-piemontesi, alla destra del Po a Brusasco, Cavagnolo e Verrua. Da Brusasco partirono varie compagnie armate, al comando del capitano Gorini, per presidiare la fortezza di Verrua, con cannoni moderni del modello Cavalli.
Nel frattempo, Garibaldi fece realizzare dai “Cacciatori delle Alpi” molte trincee campali nella confluenza della Dora nel Po, sotto la rocca di Verrua, ispezionata di persona e considerata assai importante per la qualità strategica dell’ampio orizzonte sulla pianura sottostante e per il controllo del traffico fluviale.
Fu poi la volta dei circostanti moduli collinari, da lui presidiati con contingenti distribuiti tra Brozolo e Cavagnolo, tra la rocca di Verrua e le immediate vicinanze, nell’eventualità che gli austriaci scegliessero la meno agevole, ma più vulnerabile, strada della Valcerrina.
Garibaldi volle infine insediare in località Case Coppa, un servizio logistico di sussistenza e di assistenza ai feriti con relativa ambulanza.
Il 2 maggio 1859 i Cacciatori delle Alpi erano attestati a Pontestura.
L’8 maggio furono spostati da Pontestura a Torrazza.
Il movimento dei Cacciatori s’iniziò all’alba dell’8 maggio; mentre le ultime due compagnie del reggimento Medici stavano per muoversi, apparvero provenienti da Balzola e Villanova due colonne austriache con le quali fu iniziato un intenso combattimento, che ebbe il suo epilogo con un drammatico attacco corpo a corpo alla baionetta, operato dalla compagnia De Cristoforis dei Cacciatori e da alcuni plotoni di bersaglieri e, successivamente, con l’inseguimento del nemico da parte della cavalleria sardopiemontese.
A Pontestura i Cacciatori delle Alpi trovarono il generale Garibaldi, di ritorno da San Salvatore, dove aveva avuto un colloquio con il sovrano, il quale gli aveva dato l’ordine di partire “con il doppio obiettivo di cercare d’impedire al nemico di portarsi sopra Torino, recandosi a Biella da Ivrea e la Serra in modo di agire sulla destra austriaca al Lago Maggiore nel modo che meglio credeva“.
Il 17 maggio Garibaldi ricevette l’ordine di trasferirsi da Cascine di Stra a Biella dove giunse il 18 maggio rioccupando la città abbandonata dagli Austriaci il giorno 9 precedente.
Dal 20 maggio i Cacciatori delle Alpi iniziarono il trasferimento verso il Lago Maggiore per impegnare l’ala destra dello schieramento Imperiale seguendo il percorso Gattinara, Romagnano Sesia, Borgomanero, Oleggio Castello, Arona e Castelletto Ticino.
Nella notte del 22 maggio attraversarono il Ticino conquistando Sesto Calende e giungendo a Varese nella notte del 23 maggio 1859.
Da lì in poi, l’avanzata di Garibaldi e dei Cacciatori delle Alpi sul suolo lombardo-veneto venne solo più interrotta dall’Armistizio di Villafranca, con le vicende a tutti note.
La rievocazione storica
L’iniziativa riproporrà le principali fasi salienti della presenza garibaldina sul territorio di confine tra le provincie di Vercelli, Torino ed Alessandria, focalizzandosi sulle giornate che videro nella rocca di Verrua Savoia il primo avamposto militare assegnato ai Cacciatori delle Alpi.
Si cercherà di unire la storia con la spettacolarizzazione dell’evento, inserendo anche “episodi” ed “azioni” non avvenute completamente presso la fortezza di Verrua Savoia, quali a titolo di esempio lo scontro di Pontestura.
Tale rappresentazione verrà svolta facendo uso di gruppi di rievocazione storica provenienti dal Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Marche, Emilia Romagna e dalla Savoia francese.
Il programma dell’iniziativa, curata dall’Associazione Storica Compania de le Quatr’Arme in collaborazione con la Fondazione Verrua Celeberrima ed il Comune di Verrua Savoia, prevede le seguenti attività:
Sabato 29 aprile dalle 15.00 circa
- avvio delle attività didattiche presso il campo storico ai piedi della fortezza
Per quanti avessero piacere di provare l’esperienza della rievocazione storica sarà possibile partecipare all’attività “un giorno da volontario”.
In pratica chiunque, a partire da almeno 14 anni compiuti, avrà la possibilità di avvicinarsi alla rievocazione storica, facendo un’esperienza immersiva per il solo pomeriggio o per l’intero weekend: es. registrazione matricola al campo, vestizione, addestramento, servizi, etc….compresa la partecipazione alla battaglia della domenica pomeriggio.
Domenica 30 aprile dalle 10.00 alle 17.00 circa
- al mattino ripresa delle attività didattico-culturali ed arrivo di nuovi rievocatori
- verso le 15.00 simulazione, a campo aperto, degli scontri tra le truppe piemontesi e le avanguardie imperiali.
L’iniziativa è gratuita.
Durante il weekend sarà possibile visitare la fortezza di Verrua Savoia, secondo le indicazioni ed orari stabiliti dalla Fondazione Verrua Celeberrima.
Saranno inoltre attivate altre iniziative collaterali, sempre a cura della Fondazione e del Comune di Verrua, quali a titolo di esempio: punti ristoro, mercatino di prodotti tipici locali, etc.
Maggiori dettagli ed aggiornamenti saranno messi online sulla pagina del progetto: https://www.4arme.it/i-progetti/vita-militare-e-civile-nel-risorgimento-italiano/85-vita-militare-e-civilenel-risorgimento-italiano-vii-edizione
Redazione di Vercelli