Il prossimo 30 giugno scade il termine per rinnovare l’affidamento del Servizio Idrico di Vercelli e mantenere la gestione pubblica dell’acqua.
Comune e Provincia di Vercelli vogliono invece privatizzare il servizio idrico.
Lo conferma il vice presidente dell’Autorità d’Ambito – ATO2 in una recente intervista, rivelatrice della sua concezione mercantile dell’acqua:
– non una parola sulla recente siccità che le successive piogge non bastano ancora a rimediare,
– non un accenno allo spreco idrico nell’ATO2 che nel 2020 era di 3.708.718 mc all’anno, pari al 40,79 % dell’acqua prelevata. Forse è andata ancor peggio nel 2021 visto che l’Autorità d’Ambito – ATO2 non pubblica nemmeno più questo dato nella sua Relazione sull’andamento tecnico gestionale del servizio idrico integrato dell’anno 2021
– vanta a merito di ASM le tariffe più basse dell’ATO2 come se non sapessimo che la tariffa idrica copre per legge tutti i costi di gestione e di investimento: significa che più la tariffa è bassa minori sono gli investimenti in impianti, manutenzione e personale
– e tenta di gettare discredito sui gestori pubblici del servizio idrico continuando l’azione demolitrice già compiuta contro Comuni Riuniti Srl.
Ma quel che più colpisce dell’intervista al Vice Presidente di ATO2 è il suo totale silenzio sugli oltre € 3.000.000 di profitti sottratti ogni anno al bilancio ASM – e alle tasche degli utenti vercellesi – per regalarli al socio privato IREN SpA.
Altro che ideologia!
Questa è moneta sonante, prelevata dalla nostra bolletta dell’acqua, che deve essere destinata al Servizio Idrico pubblico e non all’azionista privato.
Ecco perché il settore idrico ASM va scorporato dalla gestione IREN per tornare a servire la popolazione, non i profitti privati.
Redazione di Vercelli