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SI SONO SPENTE LE LUCI ALLO “STADIO S. PIOLA” - Contro l'Albinoleffe una Pro Vercelli dai due volti (1-0) e (1-3) - Il commento di Stefano Di Tano      

Complice anche l'interruzione (2 volte) dei fari-luce sul campo? In classifica, i bianchi bloccati a quota 17 punti

Vercelli Città

(Stefano Di Tano) – Pomeriggio tutto negativo quello di sabato 5 novembre per la Pro Vercelli ed i suoi tifosi.

Cominciamo dalla fine purtroppo, con il risultato del 95° minuto: 1 – 3 vale a dire “delusione completa” morale sotto i piedi, fischi e insulti all’arbitro ed in parte ai giocatori che hanno offerto la parte inaspettata delle loro capacità di gioco, di reazione, di controllo dei nervi.

In una parola, una mezza disfatta -iniziata al 46′ – con i segni di evidente scarsità di concentrazione e di energia.

Se poi si vuole mettere sul piatto psicologico due eventi veramente inaspettati e incredibili, forse troppo giustificativi della crisi, dobbiamo precisare che nel primo e poi anche nel secondo tempo, l’impianto di illuminazione dello stadio ha fatto una clamorosa cilecca, facendo interrompere il gioco per 11 e poi 7 minuti, mentre la temperatura della sera – (ore 19 circa) – stava rapidamente scendendo….

Ma la cronaca sportiva deve avere il privilegio e dobbiamo annotare molti altri punti chiave della nostra squadra che ha giocato la prima frazione di gioco in modo “esemplare” passando in vantaggio meritatamente al 18′ con l’altissimo Coli Saco che su calcio d’angolo di Vergara riceve un pallone pulito su cui interviene di precisione insaccando alle spalle di Pagno, il portiere dell’Albinoleffe.  Soltanto quella solita sfortuna che ci perseguita in varie occasioni non consente alla Pro Vercelli di raddoppiare e triplicare il numero dei goal tentati da Arrighini, e poi Louati, Calvano e Iezzi nel periodo felice.

Secondo tempo: seconda interruzione della luce!

Si aspetta nervosamente di riprendere il gioco, ma tutto si modifica quando l’arbitro scodella il pallone a centrocampo.

Cala un’ombra di paura sulla Pro Vercelli.

L’Albinoleffe prende coraggio e dimostra che ha ancora della benzina buona nelle gambe; i giocatori in tenuta verde sembrano centrometristi in gara per l’olimpiade, anticipano, tirano, non rinunciano ai contrasti duri….e l’arbitro in molti casi li asseconda arrivando persino a fischiare un discutibile rigore a favore, con l’espulsione del nostro difensore Marco Perrotta (n.5). La sola nota lieta è incoraggiante, ed appartiene tutta al merito di Matteo Rizzo, il nostro giovane portiere che para il tiro dal dischetto provocando l’entusiamo dei nostri tifosi che sperano in un cambio di regime.

Invece tutto si rivela al contrario, con i verdi che partono con più vigore e precisione, lasciando la Pro a mezzo servizio, come se avesse perso insieme a Perrotta (espulso al 58′) tutta la sua carica offensiva.

A nulla valgono i tentativi successivi di Anastasio-Comi, Vergara, Mustacchio. Intanto gli avversari segnano il goal del vantaggio 1-2 con Manconi e poi la conferma del dominio in campo con Tomaselli all’80’ per finire con un secondo rigore al 95′ realizzato da Cori.

Tutte inutili le “sostituzioni” decise da Massimo Paci per la Pro che quasi in bambola ha annaspato per oltre mezz’ora come una nave nella tempesta: sono usciti Della Morte e Arrighini (per Anastasio e Comi), Iotti lascia il posto per Mustacchio, ma è inesorabile il verdetto, i bianchi accusano un tonfo casalingo inaspettato e numericamente grave per le reti subite, le ammonizioni, l’espulsione e il cedimento delle forze nel 2° tempo che ha rilanciato il cammino dei lombardi e portato sconforto su tutti i vercellesi che hanno contestato verbalmente anche l’arbitro laziale Marchioni chiaramente insufficiente nella direzione della partita.

 

Redazione di Vercelli

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