Fino alla metà di questo mese, sono stati già molteplici gli interventi di soccorso dei Finanzieri specializzati della Stazione di Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (S.A.G.F.) di Alagna Valsesia (VC), sempre in stretto raccordo con il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico della Regione Piemonte, con i Vigili del Fuoco, con il servizio “118” e con le altre forze di polizia.
In ordine di tempo, l’ultima operazione condotta insieme ai Vigili del Fuoco è avvenuta il 13 febbraio per localizzare e soccorrere tre alpinisti, nella zona del Passo dei Salati del Monte Rosa a circa 2800 metri di altezza, impossibilitati a riprendere la via del ritorno a causa del “rischio valanghe”.
In data 14, dopo un’ampia battuta di ricerca in Val Vogna, con l’ausilio di un elicottero del Corpo, i Finanzieri e i volontari del C.N.S.A.S. hanno soccorso una donna in precarie condizioni di salute allontanatasi dalla propria abitazione.
Le attività per salvaguardare la vita umana in montagna e nelle aree non antropizzate, si sono rivelate complesse e spesso rischiose per l’incolumità degli stessi militari ma, all’esito, hanno consentito di soccorrere 25 appassionati di sport invernali dispersi, immobilizzati per via di infortuni e traumi durante le attività di “fuori-pista” o semplicemente persone allontanatesi dai luoghi di abituale frequentazione senza apparente motivo.
Purtroppo i Finanzieri hanno anche eseguito il recupero della salma di una persona rinvenuta in una zona impervia, in veste di polizia giudiziaria chiamata ad intervenire dopo gravi incidenti o eventi delittuosi occorsi in alta montagna.
Punto di forza, per la tempestività, l’efficacia e la riuscita delle operazioni di soccorso, si conferma la cooperazione tra i militari del S.A.G.F. e gli elicotteri della Guardia di Finanza che sono in grado di operare in condizione meteorologiche avverse e sono equipaggiati con sistemi di rilevamento dati e di recupero che consentono l’individuazione e il salvataggio delle persone in pericolo mediante la “calata” sulle aree più impervie del soccorritore direttamente dal velivolo – in volo stazionario – a mezzo di un verricello.
Una sinergia affinata attraverso i numerosi interventi operativi e con periodiche esercitazioni, non meno realistiche, tra le Fiamme Gialle di Alagna Valsesia e i piloti del Corpo in modo da affrontare scenari estremi con competenza professionale, coraggio e spirito di umana solidarietà a tutela – in primo luogo – della vita umana.
Nella quotidiana attività di “polizia di montagna”, il Soccorso Alpino di Alagna Valsesia può contare sulla moderna tecnologia di ricerca e soccorso come sistemi a pilotaggio remoto (droni) e di localizzazione dei telefoni cellulari dei dispersi ma anche sul fiuto di cani specializzati che, insieme ai propri conduttori, costituiscono una formidabile squadra per le attività di salvataggio in alta montagna e a seguito di valanghe.
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Redazione di Vercelli