Siamo in tanti a piangere Piero Angela (22 dicembre 1928 – 13 agosto 2022).
Chi scrive ha avuto il privilegio di essere allievo, oltre 50 anni fa, di sua sorella Sandra, coniugata Roggero, impareggiabile Professoressa di Matematica e Scienze alla Scuola Media Ferrari.
Fu lei ad invitarlo (lui allora era già un affermato giornalista televisivo) per farlo conoscere agli studenti: era il 1969 o 1970.
La Preside Professoressa Maria Porta Vignolo mi incaricò del servizio fotografico: fu una premonizione?
Ricordo che, al termine, mi fece i complimenti (sia permesso) per la discrezione con cui svolsi il lavoro, preoccupato di non interferire con la prolusione e poi il “bombardamento” di domande dei compagni di scuola.
Così, oggi, forse il modo più conseguente per dare testimonianza di un affetto e di un dolore è proprio quello di documentare.
Documentare alcuni importanti momenti del rapporto speciale che Piero Angela ha sempre avuto con Vercelli, città dove sua sorella ha sempre vissuto.
Vedremo meglio, rileggendo gli articoli pubblicati tempo per tempo, che la storia della famiglia Angela si inizia ad Olcenengo, paese dove nacque il padre Carlo, che più tardi sarebbe stato riconosciuto come lo Schindler italiano: diventato Primario di Psichiatria a Torino, riuscì a salvare, nel corso della Seconda Guerra Mondiale, molti ebrei perseguitati, proprio ricoverandoli in Ospedale Psichiatrico.
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Ma ecco i documenti.
Apriamo con la prolusione tenuta da Piero Angela al teatro Civico
di Vercelli il 24 settembre 2016, quando in città arrivò il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per celebrare i 150 anni del Canale Cavour.
Integrali anche l’indirizzo di saluto del Sindaco Maura Forte e tutto l’intervento del Capo dello Stato.
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Ancora, aprile 2019.
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Concludiamo con un video di repertorio, che non gli dispiacerà: son gli Swingle Singers che eseguono la celebre Aria sulla quarta corda dell’amato Johann Sebastian Bach.