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ACQUA PUBBLICA O PRIVATA? – Le considerazioni di Roberto Vanzi, sindaco di Mottalciata        

I prossimi saranno mesi decisivi per la sorte della gestione dell’acqua 

BiellaOggi

Riceviamo e pubblichiamo

Alla redazione di “Vercelli Oggi”

Acqua pubblica o privata?

Con l’anno nuovo la vexata quaestio torna d’attualità, viste anche le notizie che dal vercellese (ultima quella di Santhià) rimbalzano nel Biellese sull’acqua pubblica o privata, la cui sorte dovrebbe essere chiara nei prossimi mesi.

Com’è noto, la discussione si incentra su “acqua pubblica” che potrà essere gestita, dal 2024, da una sola società partecipata dai Comuni senza necessità di gara o su acqua “privata” che, viceversa, sarà gestita da operatori privati dopo gara di livello europeo.

Ciò è stato e continua ad essere oggetto di polemiche e opinioni diverse.

Ma è bene precisare che già con il referendum del 13 giugno 2011, la volontà popolare era chiara quale fosse.

A parole i 25 membri delle conferenze dell’ATO2 sono d’accordo a che l’acqua resti in mano pubblica e a che si abbia un’unica società partecipata a partire dalle sei aziende idriche operanti nel territorio. Queste andrebbero ad unificarsi per diventare cosi il nuovo gestore unico, d’ambito pubblico che l’ATO2 dovrà individuare entro il 30 giugno 2023.

Alla stessa data dovrà essere pronto anche il nuovo Piano d’Ambito 2024-2053, la cui redazione è stata approvata dall’assemblea dei Sindaci nel luglio scorso.

Esso stabilisce le finalità, le priorità ed entità degli investimenti idrici, gli obiettivi della gestione, dai quali deriva l’ammontare della tariffa che coprirà i costi di gestione e di investimento.

Dunque si stanno moltiplicando gli incontri tra Sindaci e gli attuali gestori dell’acqua per arrivare ad una quadratura del cerchio entro la data fatidica.

Le domande che si fanno i Biellesi e le relative risposte sono le seguenti.

Allora tutto bene per l’acqua pubblica?

No, perché si è capito che ci sono personaggi che stanno remando contro.

Di facciata sono a favore dell’acqua pubblica ma sotto sotto lavorano per far abortire questo risultato.

Sono coloro che in malafede o per interesse di poltrone o altro, nel biellese e nel vercellese, non vogliono che l’acqua sia gestita dal pubblico ma da azienda privata vincitrice di una gara di livello europeo.

Questo perché?

Perché l’acqua è, e sarà sempre più, un grande “business” e fa gola a molti.

In questo contesto un gioco rilevante è in mano ad Asm Vercelli S.p.A. la multiservizi detenuta in parte dal Comune stesso ma con maggioranza (60%) da IREN S.p.A., colosso privato dell’energia e di altri servizi tra i quali la gestione dell’acqua.

E qual’è il piano?

Prendere tempo, rimandare in modo che la nuova società nasca il più tardi possibile e non sia pronta il 30 giugno 2023 con tutti i documenti che servono.

Alla faccia dell’acqua pubblica e anche del futuro di 300 persone che lavorano in queste società.

C’è ancora tempo per trovare una quadra?

Poco, ormai “tempus fugit”, questi sono mesi decisivi.

Però si sappia che la maggioranza dei Sindaci del Biellese sono uniti per l’acqua pubblica.

Roberto Vanzi

Sindaco di Mottalciata (BI)

 

Redazione di Vercelli

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