Proseguono le attività svolte congiuntamente tra l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e la Guardia di Finanza di Vercelli nel settore del contrasto alla contraffazione e commercializzazione di prodotti non conformi agli standard di sicurezza previsti dalle normative unionale e nazionale a tutela dei consumatori.
In ordine di tempo, l’ultima operazione di servizio in collaborazione ha riguardato il sequestro di 260 articoli contraffatti posti in vendita presso uno stand dell’area fieristica di Borgo d’Ale.
In particolare, la contraffazione ha riguardato i modelli più in voga e costosi di borse, cinture, orecchini, sciarpe, borsellini, occhiali, zaini di noti brand di alta moda quali Louis Vuitton, Gucci, Chanel, Prada, Hermes, Valentino, Etro e Cartier, che nella foggia, nel design, e nei colori, risultavano del tutto identici a quelli originali, fatta eccezione per il prezzo di vendita eccessivamente competitivo.
E’ ormai noto come il fenomeno della contraffazione possa essere correlato anche a reti di criminalità organizzata che operano, per realizzare tali prodotti, nell’ambito di filiere totalmente illegali con gravi danni arrecati, oltre che ai legittimi titolari dei marchi, anche al corretto funzionamento del mercato a causa di una sleale concorrenza con gli imprenditori rispettosi delle regole.
Il titolare dello stand, responsabile dell’immissione in vendita di prodotti contraffatti, al termine delle operazioni è stato denunciato a piede libero per i reati di contraffazione e di ricettazione.
Si rappresenta che le attività di polizia giudiziaria pendono nella fase dell’indagine preliminare e che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta ad indagine sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.
Nel corso dell’anno, l’impegno sinergico tra l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e la Guardia di Finanza di Vercelli si è concretizzato con il sequestro di circa 10.000 articoli contraffatti o insicuri.
In tale ambito, va ricordata una specifica attività di polizia giudiziaria, condotta dal personale dell’Ufficio delle Dogane e dalle Fiamme Gialle del Comando Provinciale Vercelli, che ha consentito di individuare, anche grazie a mirate analisi eseguite dal Laboratorio Chimico dell’ADM, la filiera di importazione, deposito, vendita all’ingrosso e al dettaglio, sul territorio nazionale, di un prodotto cosmetico etnico contenente una sostanza potenzialmente nociva per la salute e, di conseguenza, la cui commercializzazione è vietata nei Paesi dell’Unione Europea.
All’esito delle attività investigative, oltre al sequestro penale di migliaia di confezioni del cosmetico, è stato attivato il sistema di allarme denominato RAPEX in modo da impedire, a titolo precauzionale, anche le future importazioni e commercializzazioni del medesimo prodotto.
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Redazione di Vercelli