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ANPI VARALLO E ALTA VALSESIA - Il resoconto della Camminata Partigiana “Là sul Baranca”      

Sono stati più di 50 i partecipanti all’evento

Valsesia e Valsessera

22 settembre 2024 Camminata Partigiana “Là sul Baranca”

Domenica scorsa sul Baranca erano più di cinquanta, 40 sono saliti da Santa Maria di Fobello, 12 da Bannio Anzino, i due gruppi, coordinati dalle sezioni ANPI di Varallo e Villadossola, hanno sfidato le previsioni meteo non incoraggianti e l’aria frizzantina ormai autunnale per un doveroso omaggio a uno dei luoghi più significativi della storia partigiana in Valsesia, conosciuto da tutti come “il Baranca”, più precisamente l’alpe Selle, sulle sponde del lago Baranca.

Questa è sempre stata una zona strategica di passaggio.

Nel 1858 vi transitavano i principi di Savoia, nel 1859 reparti dell’esercito piemontese impegnati nella seconda guerra d’indipendenza.

Nell’autunno del 1943 passarono di qui, diretti verso la Svizzera, soldati alleati e famiglie di origine ebrea, con la guida di antifascisti valsesiani.

Dal gennaio del 1944, proprio ottant’anni fa il Baranca diventa fondamentale per i partigiani e l’attività della Resistenza.

All’alpe Selle e nelle villette Musy e Lancia si installano squadre di partigiani provenienti dalla Valsesia, dal Cusio, dalle città della pianura, reduci dai primi combattimenti contro i nazifascisti nella media Valsesia.

Dal Baranca i partigiani partono per effettuare audaci attacchi, tra cui l’assalto al presidio fascista di Pontegrande.

Nell’aprile del 1944 i fascisti occupano e devastano Fobello, poi attaccano la base partigiana al Baranca: bombardate e distrutte delle baite e Villa Aprilia e ucciso un partigiano, Attilio Foglia, le squadre partigiane si disperdono sulle montagne, ma dopo pochi giorni ritornano al Baranca.

Rimarrà sempre, per tutto il periodo della Resistenza, un prezioso rifugio soprattutto per i partigiani della brigata “Musati”, l’eroico comandante caduto a Varallo, comandata dal “PedarPietro Rastelli.

Grazie a Luca Perrone, che ha rievocato, con la competenza e la verve che lo contraddistingue, gli episodi e i giovani protagonisti di quelle vicende animati dal desiderio di libertà, impegnati nella Resistenza antifascista.

Il prossimo appuntamento, sabato 26 ottobre, a pochi giorni dall’80°anniversario, renderà il necessario omaggio ad un altro grande protagonista della storia partigiana valsesiana, Martino Giardini “Valanga”, caduto il  per un incidente in prossimità del Monte Tracciora.

Per la lunghezza del percorso, (1200m di dislivello), la prossima camminata sarà riservata a escursionisti allenati.

Per prenotazioni, informazioni presso la Sezione ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) di Varallo, tel 339 4902694 (Davide).

 

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Redazione di Vercelli

Posted in Società e Costume