Mercoledì 25 settembre alle ore 17.30 al Museo Leone di Vercelli, nell’ambito della mostra Iconostasi, allestita fino al 29 settembre presso la sezione archeologica, si terrà la conferenza di Luca Brusotto, Conservatore del medesimo museo, dal titolo Viaggio alla fine dell’oriente. A settecento anni dalla morte di Marco Polo.
Ricorre infatti quest’anno il settecentesimo anniversario della morte di Marco Polo (8 gennaio 1324), avvenimento forse non sufficientemente messo in evidenza e celebrato, neppure in patria.
Con Marco Polo l’Europa del basso medioevo si riscopre più piccola e più fragile di quanto pensasse: ad est del mediterraneo c’è un mondo sconfinato e sconosciuto che non riconosce all’occidente latino alcuna supremazia. Una lezione, quella di Marco, oggi più che mai attuale.
Quello che rende unico lo sguardo di Marco Polo verso l’oriente è la sua profondità, il suo essere preciso come un registro mercantile, capace di tener conto anche dei dettagli: di come venga montata una tenda nella steppa, di quanto costino le perle, del galateo dei banchetti mongoli.
Ma anche uno sguardo gentile: Marco sa essere pietoso, simpatico, aperto.
Ha lasciato Venezia da ragazzo, assieme al padre e allo zio.
Allora non poteva saperlo, ma avrebbe rivisto San Marco solo ventiquattro anni più tardi.
Si è avviato verso terre lontanissime per raccogliere onore, conoscenza e profitto.
L’entusiasmo per le infinite novità e le continue scoperte cancella ogni nostalgia di casa.
Scoprire, capire, raccontare, questa è la sua missione.
Strada facendo, Marco ha incontrato una folla di uomini e donne di cui non si sapeva nulla, né a Venezia né in tutta Europa, molto diversi per consuetudini alimentari, economiche, sociali, famigliari e sessuali, spesso in stridente contrasto con quelle dell’Occidente cristiano.
Li ha visti com’erano, senza volerli per forza trasformare in qualcosa d’altro, più facile da capire e da accettare.
Il libro che racconta tutto ciò, Il Milione, nato quasi per caso nel 1298 nelle carceri genovesi, non è quindi solo il più famoso libro di viaggi della storia occidentale: è la cronaca, tra magia, leggenda, realtà e antropologia, di un grande viaggio compiuto nella Cina di Kublay Khan, il nipote di Gengis Khan, il Signore dei Tartari.
Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Per informazioni: info@museoleone.it
Museo Leone – Via Verdi, 30 – 13100 Vercelli
La mostra Iconostasi, già presentata in prestigiosi contesti come il Photofestival 17TH e l’ADI Museum – Compasso d’oro di Milano e il Filandone Martinengo a Bergamo, sarà visitabile presso il Museo Leone fino a domenica 29 settembre, quando, alle 17.30, nel corso del finissage, sarà conferito il premio “Letterature Urbane” alla fotografa Maria Vittoria Backhaus che per l’occasione sarà presentata da Angela Madesani.
Autori delle opere in mostra sono: Vasco Ascolini, Antonio Buonocore con Pierangela Orecchia, Lisa Ci, Marco Ferreri, Salvatore Giò Gagliano, Ramon Manchovas, Chiara Mazzeri con Elda Chiara Lesca, Roberta Roberto.
Per restare sempre aggiornato sui contenuti offerti daVercelliOggi.it aderisci ai nostri Canali Social:
Iscriviti alla nostra pagina Facebook
e al nostro Gruppo pubblico di Facebook
al nostro account di Instagram
Redazione di Vercelli