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TRINO - Celebrato San Lorenzo, con la presenza di Mons. Stefano Bedello - Al termine della Celebrazione, si è rinnovata l'antica tradizione della benedizione dell'uva - 

Alle 21, la chiesa di San Lorenzo si è animata, il  Priore Gianni Gennaro, di tutto punto vestito con bastone in pugno apre la processione dei Confratelli

(marilisa frison) – Nel cuore dell’estate, sabato 10 agosto, in una notte che rappresenta un momento in cui scienza e tradizione si fondono, creando un’esperienza unica e affascinante, la Confraternita di San Lorenzo, a Trino, ha festeggiato il suo Santo Patrono, Lorenzo Martire.

Mentre gli astronomi si deliziano nello spiegare l’origine delle meteore, il popolo continua a tramandare storie e leggende che aggiungono magia e mistero a questo evento.

L’associazione delle Perseidi con San Lorenzo risale a tempi antichi.

San Lorenzo, un diacono della Chiesa cristiana, fu martirizzato a Roma il 10 agosto 258 d.C. durante le persecuzioni ordinate dall’imperatore Valeriano.

Secondo la tradizione, fu arso vivo su una graticola per essersi rifiutato di consegnare i beni della Chiesa all’imperatore, dicendogli: “i beni della chiesa sono i poveri”.

La leggenda vuole che le lacrime di San Lorenzo, versate durante il suo martirio, cadano dal cielo ogni anno nella notte della sua commemorazione.

Alle 21, la chiesa di San Lorenzo si è animata, il  Priore Gianni Gennaro, di tutto punto vestito con bastone in pigno apre la processione dei Confratelli con mons. Stefano Bedello e Giancarlo Tione, per prendere posto sull’altare.

Un altare ricco di presenze, e dal pulpito don Stefano ha ringraziato il Sindaco Daniele Pane per la presenza, i Confratelli e i fedeli.

Ha tracciato un breve profilo del Santo di cui ricorre la memoria, che ci ricorda il valore della fede come imprescindibile e che il servizio e la carità sono il cuore della chiesa, la sua opera, la sua missione.

Dopo la toccante omelia, che nonostante il caldo torrido ha colto l’attenzione di tutti, don Bedello prima della benedizione finale, impartita con la reliquia di San Lorenzo, ha benedetto l’uva, che come da tradizione viene offerta ai fedeli, proprio perché intorno al 10 agosto l’uva inizia a prendere colore.

Dopo i ringraziamenti del Priore e l’invito a prendere l’uva, un bellissimo canto al Santo e uno a Maria, hanno chiuso la solenne e partecipata celebrazione.

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