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VILLARBOIT ALLO SPECCHIO: UN RAGGIO DI BELLEZZA - Un successo lo spettacolo in occasione della festa patronale          

Lo spettacolo ha toccato dapprima le risaie, quali beni ambientali del paese proseguendo sui beni artistici più antichi sino ad arrivare ai beni culturali più recenti

Lungosesia Ovest e Baraggia

Sabato scorso, 29 giugno, la festa patronale di Villarboit è stata un successo, merito di una sapiente regia, a cura del Sindaco Virginia Gili, che ha supervisionato il tutto,  del parroco Don Guido Bobba, che ha officiato la Messa alla parrocchiale dei SS. Pietro e Paolo Apostoli, del Curatore museale Sergio Quaglia per il Museo Borsini e Subacquea Storica Vercelli di Villarboit, con la collaboratrice Prof.ssa Claudia Arposio, che hanno proposto  la trama del percorso artistico e la voce narrante le bellezze del paese, della Presidente dell’Università Popolare di Vercelli, Prof.ssa Paola Bernascone Cappi e  della Direttrice del Coro Unipop di Vercelli, Suor Maria Gabriella Greco, che hanno preparato  il Concerto, con voce delineante il contesto storico dei brani scelti, dei preparati componenti del Coro stesso, messi a dura prova dall’ alto tasso di umidità della giornata, e due bravi chitarristi di accompagnamento,  l’Associazione “Amici della Panissa” di Albano Vercellese.

Lo spettacolo “Villarboit allo specchio: un raggio di bellezza!”, tenutosi nel Salone comunale, ha toccato dapprima le risaie, quali beni ambientali del paese, canti di riferimento “Sciur padron” e “Alla mattina alle ore cinque”; proseguendo sui beni artistici più antichi, quali una torre quadrata datata con probabilità a prima del XIV secolo, l’antica Chiesa di S. Pietro apostolo documentata al 1376, la nuova parrocchiale, concepita come base di una barca, consacrata nel 1973 dall’Arcivescovo Monsignor Albino Mensa, su progetto dell’Architetto vercellese Enrico Villani; l’aiuola dedicata al Capitano Costantino Borsini, perito per sacrificio volontario nel 1940 nel Mar Rosso, canto di riferimento “Il canto del mare” di Marco Frisina; per arrivare a beni culturali più recenti, quali lapide commemorativa e Museo Borsini del 2017, dedicati all’eroe della seconda guerra mondiale e alla Marina Militare Italiana, canti di riferimento, a ricordo dei diversi dialetti dei membri del suo equipaggio, “Aremu Rindineddha”, dialetto sardo, “Chelo e mare”, dialetto grico salentino, “Creusa de ma”, dialetto ligure, e al Museo della Subacquea Storica Vercelli, inaugurato nel 2019, nella sua seconda sede, costituendo insieme, di fatto, un polo museale di elevato interesse, canti di riferimento classici “Mamma mia dammi cento lire” e moderni “Sapore di sale”.

Il pubblico ha espresso il proprio gradimento con scroscianti applausi e la richiesta del bis, concesso con “ La canzone del sole”, che ha chiuso il percorso di segni, dal mare a quadretti, dal nome di un umile pescatore, l’apostolo Pietro, dal disegno della nuova parrocchiale, la base di una barca, dal Mar Rosso in cui perì il Capitano Borsini, al mare di profondità della subacquea, che hanno consentito di festeggiare la patronale di Villarboit con rinnovata consapevolezza.

E, se l’evento ha deliziato l’animo dei presenti, a rifocillare gli artisti e i convenuti, ci ha pensato una squisita panissa, offerta dall’Amministrazione comunale di Villarboit.

 

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Redazione di Vercelli

Posted in Cultura e Spettacolo