L’apertura della Commissione Ue alla proposta avanzata dalla Germania di introdurre l’indicazione dell’origine su tutti gli alimenti in commercio riconosce il ruolo storico dell’Italia di apripista nelle politiche di garanzia verso il consumatore dopo la recente mobilitazione al Brennero della Coldiretti per la raccolta di un milione di firme per assicurare una piena trasparenza sul cibo.
Ad affermarlo è la Coldiretti in riferimento agli esiti del Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura e della Pesca dell’Unione Europea.
“Grazie all’esempio dell’Italia – fanno notare il presidente di Coldiretti Vercelli-Biella Roberto Guerrini e il Direttore Luciano Salvadori – ci sono le condizioni oggi per affermare una nuova stagione delle politiche alimentari nella Ue, che guardino alla trasparenza, rispetto ai troppi inganni permessi in passato e anche contro i tentativi delle multinazionali di indirizzare le politiche verso i propri interessi. In tale ottica è importante l’annunciata marcia indietro del Portogallo rispetto all’applicazione del sistema di etichettatura a semaforo Nutriscore. L’obiettivo è cambiare il codice doganale e introdurre l’etichetta d’origine obbligatoria su tutti i cibi in commercio nella Ue”.
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Redazione di Vercelli