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CONFERENZA DEI GARANTI TERRITORIALI DELLE PERSONE PRIVATE DELLA LIBERTA - “Indignarsi non basta più!”      

Mobilitazione della Conferenza dei Garanti Territoriali delle persone private della libertà’ personale per il 18 maggio 2024

PiemonteOggi, Regione Piemonte, Vercelli Città

Riceviamo e pubblichiamo

Sono trascorsi due mesi dall’appello “Sui suicidi in carcere servono interventi urgenti” con cui il Presidente della Repubblica invitava la classe politica del nostro Paese ad adottare, con urgenza, misure immediate per allentare il clima di tensione che si respira nelle carceri italiani, causato principalmente dal sovraffollamento, dalla carenza di personale e dall’inefficienza dell’assistenza sanitaria intramuraria.

Con amarezza e grande preoccupazione, la Conferenza nazionale dei Garanti territoriali si trova a constatare l’ indifferenza della politica rispetto all’acuirsi dello stato di sofferenza dei detenuti, rispetto al peggioramento delle condizioni di vivibilità nelle carceri italiane che, lungi dal consentire “quell’inveramento del volto costituzionale della pena”, continuano a tradire i basilari principi costituzionali, europei e internazionali, su cui regge lo Stato di diritto e a umiliare, quotidianamente, la dignità umana delle persone ristrette.

Abbiamo indetto su questo argomento una prima mobilitazione nazionale il giorno 18 aprile 2024.

Ripetiamo l’iniziativa il 18 maggio, chiedendo soluzioni giuridiche immediate sia alla politica attraverso provvedimenti che riducano il sovraffollamento sia all’Amministrazione Penitenziaria attraverso provvedimenti che migliorino le condizioni di vita dentro le carceri.

Alla società civile chiediamo invece una sensibilità che superi la visione carcero centrica.

A fronte delle criticità emerse, si avanzano le seguenti proposte.

  1. Approvazione urgente di misure deflattive del sovraffollamento, partendo dalla discussione e dall’approvazione parlamentare di misure immediatamente deflattive del sovraffollamento e facilmente applicabili, come la proposta, presentata dall’On. Giacchetti quale primo firmatario (AC 552), di modificare l’istituto della liberazione anticipata e prevedendo uno sconto di ulteriori 30 giorni a semestre, per i prossimi due anni, rispetto a riduzioni già concesse dal 2016 ad oggi (30 + 45).
  2. Garantire l’accesso alle misure alternative ai detenuti che, tra quei circa 30 mila che stanno scontando una pena/o un residuo di pena inferiore ai tre anni, si trovano nelle condizioni di potervi accedere. Di questi, 5.080 detenuti devono scontare appena 8 mesi di carcere.
  3. Attenuare la circolare sul riordino del circuito della media sicurezza (DAP circ. n. 3693/6143 del 18 luglio 2022), visto che la maggior parte dei detenuti si trova a trascorrere circa 20 ore in celle chiuse. È necessario garantire diverse attività trattamentali: progetti di inclusione socio-lavorativa, attività culturali, ricreative, relazionali.
  4. Risulta di importanza fondamentale il tema dell’affettività in carcere. La Conferenza nazionale dei Garanti territoriali sottolinea che, ancora oggi, né in via amministrativa né in via legislativa si è inteso prendere posizione sulla sentenza auto applicativa della Corte costituzionale n. 10 del 2024 in tema di tutela del diritto all’affettività delle persone detenute e del diritto a colloqui riservati e intimi (senza controllo visivo). Occorre da subito, aumentare le telefonate e le videochiamate, soprattutto in casi specifici, perché questo rappresenta un ulteriore modo per tutelare l’intimità degli affetti dei detenuti.

Inoltre, occorre che la Magistratura di Sorveglianza si impegni ad aumentare i giorni di permesso premio per i ristretti.

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Redazione di Vercelli

Posted in Cronaca