Il vecchio cartello di cantiere, che raccontava una sua storia, ha mollato gli ormeggi.
Forse non ce la faceva più a dire la sua verità.
Quello nuovo è, per dir così, parco di notizie.
Quando lo si interroga per conoscere la data prevista di fine lavori, fa scena muta: spazio bianco, non compilato.
Forse un modo per dire qualcosa come: eh, sapete, la fine lavori è come la pubertà, arriva quando è ora, non è una cosa a comando.
Vabbè.
Ma andiamo con ordine.
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Una cosa sicura, a proposito della “nuova” piscina scoperta di Via Baratto, ex Centro Nuoto, è che nemmeno nell’ormai imminente Estate 2024 la vasca al coperto sarà agibile al pubblico.
Di alternative, peraltro, ce ne sono: almeno 10 impianti all’aperto a tiro di 15 minuti in automobile; la Bassa Vercellese offre molte possibilità.
Dunque, lavori iniziatisi a maggio 2021 ed ancora in alto mare tre anni dopo.
Ha fatto “meglio” soltanto il Cavalcavia di Corso Avogadro di Quaregna, chiuso in tutta fretta il 7 dicembre 2020.
Cosa può essere capitato per non concludere un intervento stimato in poco più di 700 mila euro nel corso di tre anni?
Un indizio si può ricavare da questa deliberazione della Giunta del Niente che, giusto un anno fa, il 23 maggio, decideva di arrivare ad una transazione con la ditta appaltatrice, la CO.GE.AS. srl di Asti.
Ecco i tre allegati:
Scorrendo il ruolino delle presenze, si notano le assenze, in quella riunione di Giunta, degli Assessori Luigi Michelini ed Ombretta Olivetti: gli altri, Pirata compreso, tutti presenti.
Del resto relatore del provvedimento è il Vice Sindaco ed Assessore “specifico” alle piscine, Massimo Simion.
Quella degli Atti poco sopra allegati, è una lettura che, di per sé, non richiederebbe commenti.
Forse è comunque utile una rapida sintesi dei testi: per qualche motivo, essenzialmente (e sinteticamente) per un contestato ritardo rispetto al cronoprogramma, a cantiere aperto e nel corso del periodo contrattuale, il Comune commina una penale alla Ditta appaltatrice, di circa 70 mila euro.
La ditta risponde qualcosa che potrebbe suonare come: allora la vostra piscina ve la fate voi.
E – parrebbe – li lascia lì quattro a zero, loro e la loro penale.
Letteralmente: “in ragione della propria posizione sulle modalità di condotta dei lavori, l’Impresa interrompeva le lavorazioni in cantiere, ponendosi pertanto in posizione di contrapposizione nei confronti dell’Amministrazione”
Sicchè il Comune deciderebbe di mandare giù il rospo, annullando (letteralmente: disapplicando) la sanzione.
E proprio per questo viene portata in Giunta la proposta di un testo che riepiloga i termini della possibile transazione e, soprattutto, per ciò che potrebbe maggiormente interessare i Lettori, stabilisce il completamento delle opere dando un termine di 10 settimane lavorative.
Che non sarebbero comunque bastate per assicurare l’apertura dell’impianto nell’Estate 2023, ma comunque qualcosa avrebbero rappresentato.
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Le immagini del cantiere come si mostra oggi, 14 maggio 2024, direbbero, però, che le cose siano poi andate diversamente.
Come finirà?
Chi vivrà, vedrà.
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