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MORANO SUL PO – Presentato in Biblioteca il libro “Qella carezza sul mio viso” di Maevee Sandonati e Laura Zecchinato Spataro        

Nel decimo anniversario della scomparsa del figlio, Laura Zecchinato Spataro ha voluto fargli questo regalo, dedicargli un libro

PiemonteOggi, Regione Piemonte, Trinese

(marilisa frison) – Sabato 11 maggio 2024, nella splendida cornice della biblioteca “Alfredo Ferrari” di Morano sul Po, alle 16,30, è stato presentato il libro di Maevee Sandonati e Laura Zecchinato Spataro: “Quella carezza sul mio viso”.

La suggestiva  e incantevole biblioteca è ambienta nel magico centro storico moranese  sotto i famosi portici e in questo luogo dal fascino indiscusso che profuma di libri e cultura di tutti i tempi, il Consigliere Comunale Giulia Stocco, ha fatto gli onori di casa e ha dato il benvenuto ai numerosi interventi per ascoltare la storia di Cristian Spataro, il defunto figlio di Laura.

Nel decimo anniversario della scomparsa del figlio, Laura ha voluto fargli questo regalo, dedicargli un libro.

La morte è dolorosa, ma l’amore di una mamma è per sempre.

I ricordi sono preziosi, indelebili nella sua mente e nel suo cuore, ma per riempire le bianche pagine e metterli nero su bianco, saggiamente, si è avvalsa dell’aiuto dell’ormai veterana scrittrice Maevee e tra loro è subito nata un’amicizia e si è instaurata una forte complicità collaborativa.

A ricevere le persone all’ingresso della biblioteca, oltre alle autrici del libro, il benvoluto e stimatissimo Sindaco Luca Ferrari, ben contento dell’interesse che l’evento suscitava portando vita e movimento in Paese.

A presentare il libro il maestro Pietro Corbellaro, ex collega della, come piace a lui chiamare, “maestra Maevee”.

Pietro essendo laureato in teologia, scrittore e insegnante, ha saputo presentare il libro in modo eccellente, dando il massimo risalto alla storia senza nulla rivelare per non togliere il gusto al lettore e invitandolo all’acquisto del libro, mettendoci anche un po’ di saggia ironia per sdrammatizzare la tragica vicenda.

Maevee dal canto suo, ha spiegato che è un libro di ricordi, un libro circolare, quindi, non ha un ordine perché i ricordi sono sentimenti e riaffiorano in momenti diversi, non è stato facile imprigionarli, i ricordi sono dolorosi.

È stato un compito lungo e difficile, non pensava quando ha accettato, un lavoro di un anno e mezzo, ma grande la soddisfazione della riuscita, soprattutto per tutti coloro che abbiamo amato e sono volati via, invisibili, ma presenti.

Laura ha perso il figlio Cristian, a soli 35 anni, per un tumore al cervello, pochi mesi prima aveva perso anche il marito per morte improvvisa, non ha avuto il tempo di elaborare un lutto che subito se ne è presentato un altro seppur consapevole di questo secondo.

Laura ha fatto di tutto per poter salvare il figlio, si è rivolta ai migliori specialisti, ha tentato le cure più costose, senza mai perdere la speranza, infatti il libro è un “fil rouge” di fede e speranza, che si evincono in ogni pagina.

Ha fatto il possibile e l’impossibile donando tutta se stessa e dando fondo a tutti i suoi risparmi mettendo anche a rischio la propria abitazione.

Però Laura, donna di grande fede, nella disperazione ha avuto la fortuna di avere due bravi medici di famiglia che l’hanno aiutata, il dottor Giampiero Irico e il dottor Maurizio Demaria, infatti, lei ha iniziato la presentazione ringraziando queste persone, in primis le amiche dell’oratorio: Elisabetta Ranaboldo, Mariuccia Martinotti che è stata più che una sorella e Mariuccia Demaria, che oltre ad averla sostenuta moralmente l’hanno anche aiutata economicamente, consentendogli di salvare la casa, bene prezioso per lei e la figlia Jessica.

Un ringraziamento significativo al personale dell’Hospice di Casale, dove Cristian ha passato gli ultimi sei mesi della propria esistenza in un ambiente confortevole e sereno, assistito amorevolmente con le cure di tutti e dove Laura e Jessica hanno trovato una seconda famiglia mantenendo un rapporto e sono stati presenti e vicini anche in questo bel momento.

Un grande ringraziamento a Lorella Quaglia che tutti i giorni anche quando non era necessario andava a fare fisioterapia e visita a Cristian e a sostenerla moralmente, al defunto cognato Domenico Boscolo che tutti i giorni si recava in struttura a trovare il nipote, ad Adelaide Leoni e al defunto marito Valentino Drago.

Nel dolore Laura, ha avuto la fortuna di avere la vicinanza di tante persone buone e lei continua a fare del bene e cose buone per altri, essendo la Presidente della San Vincenzo di Trino.

Ma Cristian non è morto, continua a vivere nel corpo di altri perché Laura ha donato gli organi donando nuova vita.

È un libro scritto con il cuore, sono pagine che prendono e si leggono tutto d’un fiato.

La prossima presentazione del libro sarà nella sua città, Trino, dove il 1 giugno Laura sarà circondata nuovamente dall’affetto di tutti i suoi amici.

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Redazione di Vercelli

Posted in Cultura e Spettacolo