Penultimo appuntamento della stagione del Teatro Viotti di Fontanetto Po venerdì 10 maggio alle ore 21 con l’atteso spettacolo di Andrea Pennacchi “Una piccola Odissea”, previsto inizialmente per novembre scorso e rimandato a causa di improvvisi impegni cinematografici dell’attore.
Una rivisitazione molto personale del poema di Omero, un esempio mirabile di teatro di narrazione dove l’attore veneto squisitamente umano, spontaneo e ironico, ci ripropone una originale versione del mito dei miti. E’ lui stesso che ci parla di questo suo nuovo spettacolo:
“Quand’ero alle medie, mio padre gestiva lo stand libri alla festa dell’Unità del mio quartiere, mentre mia mamma regnava incontrastata sulle fumanti cucine. La pioggia aveva danneggiato una versione in prosa del poema di Omero, e mio papà me la regalò. Era una grande storia, in cui non faticavo a riconoscere le persone che amavo: mio padre che torna dal campo di concentramento, mia madre che aspetta, difendendosi dagli invasori, i lutti, la gioia. E ho sempre desiderato raccontarla. L’Odissea è una maestosa cattedrale di racconti e raccontatori, attraversata da rimandi ad altri miti, in una fitta rete atta a catturare il lettore. Abbiamo pensato di restituirne il sapore di racconto orale proponendone una versione a più voci, che dia il giusto peso anche alla ricca componente femminile e al ritorno vero e proprio. Pochi si ricordano, infatti, che gran parte della storia si svolge nell’arco di pochi giorni, tra la partenza di Odisseo da Ogigia e il suo trionfo contro i proci e il ricongiungimento con moglie, figlio e padre. La parte più conosciuta è raccontata da aèdi, dai suoi vecchi compagni, da Telemaco e Penelope, e da Odisseo stesso. Partiremo dalla capanna dei racconti, quella capanna del chiaro Eumeo, principe e guardiano di porci, in cui inizia la vera e propria riconquista di Itaca da parte di Odisseo. Così vicina alla mia infanzia, nucleo rovente da cui nacque il mio amore per il racconto».
Andrea Pennacchi, assurto a grande popolarità in questi ultimi anni per i suoi esilaranti e caustici personaggi nel programma “Propaganda Live”, e per molte altre interpretazioni televisive (ad esempio accanto a Paola Cortellesi) e cinematografiche, approda alla stagione di TeatroLieve aggiungendosi alla grande schiera di importanti attori che si sono succeduti negli anni al teatro Viotti di Fontanetto Po.
Musiche di Giorgio Gobbo eseguite dal vivo da Giorgio Gobbo (chitarra e voce), Gianluca Segato (lap steel guitar), Annamaria Moro (violoncello), consulenza musicale Carlo Carcano, organizzazione Marialaura Maritan, produzione Teatro Boxer.
Appuntamento imperdibile di cui TeatroLieve va molto orgoglioso, mentre già sta preparando con molte sorprese la stagione 24/25.
L’ultimo spettacolo che chiuderà la stagione è previsto per sabato 18 maggio: la compagnia romana Sevencults propone la divertente commedia “Come ammazzare il marito o la moglie senza tanti perché” di Antonio Amurri.
Regia di Filippo D’Alessio.
Per informazioni e prenotazioni info@teatrolieve.it oppure per telefono al 3381378957 oppure 3385025373
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Redazione di Vercelli