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TERMOVALORIZZATORE DI CAVAGLIÀ - Elettra Veronese candidata Sindaco a Candelo: prendiamo posizione a tutela della salute dei biellesi      

E’ nel qui e ora che i Biellesi devono far sentire le loro voci

BiellaOggi

Riceviamo e pubblichiamo

Termovalorizzatore di Cavaglià? NO grazie.

Questa la posizione dell’avv. Elettra Veronese, candidata Sindaco a Candelo con la lista civica Candelo Per Tutti.

Di fronte al rush finale di  A2A Ambiente S.p.A. verso la realizzazione di un termovalorizzatore a Cavaglià, nell’ex area Zinocelere, si assiste da parte di alcuni Amministratori Biellesi, forse temendo di compromettere l’esito delle urne del prossimo giugno, al gioco delle tre scimmiette.

Poco importa che l’impianto sia destinato a bruciare rifiuti “speciali” c.d. “non pericolosi”, ovvero scarti di produzioni industriali e che detti scarti arriveranno a Cavaglià da ogni dove, visto che l’area Biellese, il cui declino industriale è noto, non ne ha abbastanza per far funzionare e soprattutto consentire ad A2A di trarre sufficiente profitto da un termovalorizzatore (chiamiamolo con il suo nome: inceneritore!) così sovradimensionato rispetto alle esigenze locali.

Importa ancor meno che quel ecomostro divorerà probabilmente anche rifiuti prima oggetto di raccolta differenziata.

Il fatto è, e questo dovrebbe importare a tutti, che l’impatto naturalistico, ambientale e sulla salute umana si presta ad essere devastante e che, “a cose fatte”, non sarà più possibile liberarsene.

E’ nel qui e ora che i Biellesi devono far sentire le loro voci.

Pare che anche l’ultima variante dello studio di impatto ambientale presentato da A2A manchi di indicare le criticità morfologiche dell’area su cui vorrebbe costruire.

Già solo parlando di aria, va ricordato che le prealpi Biellesi, il cul-de-sac in cui ci troviamo, creano notoriamente una conca di decantazione degli inquinanti della pianura padana, territorio – non si dimentichi – già penalizzato in sotterranea dai decenni di attività dell’industria laniera e, per un verso o per l’altro, con documentata alta incidenza di malattie tumorali.

Lo studio della direzione dei venti anabatici e catabatici, banalmente, basterebbe già di per sé a cacciare chi per lucro promette sconti in bolletta di qualche centinaio di euro annui (ma solo a chi vive a Santhià e Cavaglià), dando così un prezzo alla salute e alla vita umana che le emissioni dell’impianto comprometteranno senza ritorno.

Quindi, diciamo NO al termovalorizzatore, NOI NON ipotechiamo il nostro presente e il futuro nostro e delle generazioni a venire né per qualche spicciolo, né per la più lauta ricompensa.

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Redazione di Vercelli

Posted in Cronaca