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ISTITUTO LAGRANGIA - Viaggio studio a Trieste per quattro studentesse della 5AB        

Le allieve sono tra le vincitrici del Progetto di Storia contemporanea indetto dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio Regionale del Piemonte

Vercelli Città

Un interessante viaggio studio della memoria storica nella città di Trieste  è stato il meritato premio per  quattro studentesse del Lagrangia, tra i vincitori del Progetto di Storia contemporanea indetto dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio Regionale del Piemonte.

La giuria ha voluto premiare il pregevole lavoro di ricerca svolto dalle quattro ragazze su una vicenda di discriminazione di genere accaduta negli anni Sessanta nel territorio del biellese.

In un podcast, le studentesse hanno raccontato la vicenda di Mary Ceria, una operaia  tessile del biellese, che intentò una causa contro la ditta presso la quale aveva lavorato contestando la disparità di retribuzione tra uomini e donne a parità di mansione.

Mary Ceria vinse quella causa rappresentando così un precedente a cui si appellarono centinaia di altre operaie tessili che procedettero legalmente contro i loro datori di lavoro.

Dal 15 al 18 marzo dunque, Susanna Ardito, Eleonora BoroniFrancesca Paini e Giulia Sabatino, della classe 5AB del Liceo Classico, hanno preso parte ad un itinerario che ha permesso loro di vedere i luoghi ed approfondire le vicende legate al confine orientale italiano.

L’esperienza di viaggio è stata arricchita dalla guida preziosa della professoressa Enrica Bricchetto dell’Istituto storico della Resistenza di Torino e dalla presenza di altri studenti di scuole piemontesi, con cui le quattro studentesse hanno condiviso non solo momenti di arricchimento culturale ma anche di svago e divertimento per le vie di Trieste.

Nella città di Bruno Vasari, Umberto Saba, Italo Svevo e Claudio Magris, agli studenti è stata offerta la possibilità di visitare il complesso “Kleine Berlin”, che si compone di una galleria antiaerea pubblica per la popolazione civile e di un ricovero antiaereo militare tedesco, la Risiera di San Sabba, stabilimento per la pilatura del riso utilizzato dai nazisti, dopo l’8 settembre 1943, come campo di prigionia e di smistamento dei deportati diretti in Germania e Polonia, oltre che unico campo di sterminio nazista in territorio italiano, la Foiba di Basovizza, sul confine tra l’Italia e la Slovenia, pozzo minerario usato, come altre fosse carsiche della zona, dalle truppe jugoslave nel 1943 e nel 1945 per l’uccisione di migliaia di italiani, il castello e la cattedrale di San Giusto, ricche di storia e di cultura, il castello di Duino, che dal 17 maggio 1945 fu sede del Comando alleato inglese, e al suo bunker sotterraneo, ed infine il Crp di Padriciano, unico Museo di carattere nazionale allestito all’interno di un Crp dismesso che conserva inalterata la struttura originaria e  documenta le condizioni di vita in cui vennero accolti migliaia di esuli istriani, giuliani e dalmati e ne ricostruisce gli ambienti e la vita quotidiana.

Il viaggio è stato l’occasione per vivere l’atmosfera di una città crocevia di culture diverse e per questo dinamica e vivace culturalmente, ma anche per riflettere sulle difficoltà di convivenza tra culture e ideologie diverse.

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Redazione di Vercelli

Posted in Scuola e Università