La Città di Casale Monferrato si mobilita per aiutare la popolazione dell’Ucraina.
«Come annunciato sui nostri social a poche ore dall’avvio della guerra – ha spiegato il sindaco Federico Riboldi -, ci siamo da subito impegnati per capire quali fossero le esigenze e, dopo pochi giorni, si sono avviate una serie si iniziative a livello territoriale. Iniziative rese possibili grazie alla sempre infinita disponibilità e altruismo di associazioni, enti e singoli cittadini. Ora, ancora una volta, dimostriamo quanto Casale e il Monferrato siano solidali e generosi!».
Una delle realtà direttamente coinvolte nell’accoglienza dei profughi è la Diocesi greco cattolica di Košice, in Slovacchia, gemellata con il nostro Santuario di Crea, ed è lì che verranno convogliati gli aiuti raccolti.
Molte sono le possibilità di contribuire e far avere il proprio supporto direttamente dove ce n’è bisogno.
«Una città e un territorio coeso – ha sottolineato il capo di gabinetto Enzo Amich -, che porterà aiuti direttamente agli ucraini che stanno lasciando il proprio Paese per sfuggire dalla guerra. In questi giorni abbiamo lavorato per coordinare le molte azioni che si sono attivate a Casale Monferrato, in modo da non disperdere energie e risorse in un momento così difficile per la popolazione ucraina».
Il Vescovo Gianni Sacchi e la chiesa casalese hanno aperto una raccolta fondi da destinare alla diocesi di Košice: chiunque volesse fare una donazione potrà utilizzare il codice Iban della Diocesi di Casale Monferrato IT28O0306909606100000005889 inserendo come causale “Profughi Ucraini”.
L’Amministrazione comunale, in collaborazione con gli Amici del Po e la Misericordia, si occuperà, invece, di raccogliere vestiario e generi alimentari: a partire da venerdì 4 marzo, nella sede dell’associazione Amici del Po in viale Morozzo San Michele, 3 sarà possibile portare dalle ore 17,00 alle ore 19,00 dal lunedì al venerdì e dalle ore 10,00 alle ore 12,00 il sabato e la domenica i seguenti beni di prima necessità: vestiario invernale per bambini, donne e uomini (giubbotti, maglie, pantaloni, abbigliamento intimo (nuovo), scarponcini), coperte, plaid, cuscini, sacchi a pelo, farmaci generici, bende, cerotti, garza, creme e pomate per le ferite, pannolini e prodotti per l’infanzia, pannoloni per adulti, assorbenti femminili, prodotti per l’igiene, scatolame (no confezioni di vetro), pasta, riso, latte in polvere e altri generi alimentari a luna conservazione.
Il Comitato di Casale Monferrato della Croce Rossa, invece, raccoglierà i farmaci che i cittadini potranno acquistare direttamente nelle farmacie della città, scegliendo tra i medicinali indicati in appositi elenchi.
L’associazione Noi… insieme per Chernobyl metterà a disposizione la propria rete di famiglie per ospitare eventuali persone giunte in città ma che non possono essere accolte da parenti o amici.
Per contattare l’associazione è possibile telefonare al 329 5846604.
Affinché si possa portare supporto economico e materiale nel minor tempo possibile, si richiede di contribuire entro domenica 13 marzo alle molte iniziative avviate in città.
È importante, infine, che i cittadini ucraini in arrivo in città presentino entro 5 giorni al Commissariato di piazza Statuto la dichiarazione di presenza, affinché possano essere contattati appena si avvierà l’iter per il riconoscimento di protezione umanitaria.
Il modulo è possibile ritirarlo anche alla segreteria del Servizio Socio Assistenziale dell’ASL AL (Via Palestro, n. 41), all’Urp del Comune di Casale Monferrato (Via Mameli, 21) e all’Agenzia Migrazioni (Via Martiri di Nassiriya, 8).
Redazione di Vercelli